Vicenda aviosuperficie PISTICCI, replica WINFLY

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“Il CSI e la Regione non perdono occasione per tentare di colpire l’operato della Winfly, società dell’ing. Cestari, che a differenza delle sempre più numerose nomine politiche degli ultimi anni di amministratori, dirigenti, funzionari di enti e agenzie sub-regionali, ha vinto un bando europeo ad evidenza pubblica.
1. La Società Winfly, come previsto dalla legge, farà reclamo alla sentenza emessa dal Tribunale di Matera non passata ancora in giudicato poiché ritiene che il Giudice non abbia correttamente compreso alcuni passaggi della nostra opposizione verso il CSI condannandoci per “lite temeraria” quando la causa è stata avviata dal Consorzio e non da Winfly che è resistente in questo giudizio;
2. Winfly, più volte verbalmente e tramite comunicazioni ufficiali, dal 17/12/2017 ha chiesto al CSI di essere pagata le fatture insolute e che avrebbe lasciato la struttura previa verifica in contraddittorio dello stato delle stesse ed alla presenza dei tecnici del Consorzio per attestare lo stato dei luoghi e la perfetta conservazione delle strutture. Tale richiesta non ha mai avuto seguito. È fondamentale precisare che la Winfly per il rilascio della struttura, ha necessità di dare comunicazione ad ENAC (Ente Nazionale Aviazione Civile) poiché congiuntamente si stabilisce il trasferimento degli aerei e della ditta di Manutenzione (Part 145) che non può avvenire unilateralmente, pena la perdita dei requisiti e un danno alla società di oltre 1 milione di euro. Winfly non ha più alcuna intenzione di investire un solo euro a Pisticci, né intende perdere quelli che ha già investito nonostante i comportamenti ostili ricevuti fino ad oggi. Come più volte ribadito, conferma di voler rilasciare la struttura e di non voler partecipare al ventilato bando di gara, una “favola” a cui non crede più nessuno e che né il CSI né la Regione (in questa legislatura) riusciranno più a fare in quanto il Governo regionale dal 20 novembre non ha più possibilità di fare atti, se non l’ordinaria amministrazione. Con un Pittella che ha ancora il divieto di dimora, un Chiurazzi da lui “nominato” e un assessore Castelgrande tutti con mandato scaduto e senza alcuna possibilità di deliberare, se non per l’ordinaria amministrazione, la nota diffusa dal CSI a mezzo stampa risulta “ridicola” e i cittadini, gli amministratori e gli imprenditori sapranno dare il giusto valore a queste inutili e inconcludenti dichiarazioni. Poi saranno i Lucani, come sempre, a valutare quella che ho definito la “politica dei due pesi e due misure”, vale a dire il comportamento della Giunta Regionale di proroga, senza mai aver fatto una gara ad evidenza pubblica, per i servizi di trasporto su rotaia (Trenitalia), che fa seguito all’ulteriore proroga al trasporto su gomma (COTRAB), in attesa di bandi obbligatori come da norme UE che richiedono tempi medio-lunghi che si contrappone al rifiuto di una proroga, prevista da contratto, per Winfly a Pisticci;
3. Il Giudice che ha emesso la sentenza, era stato incaricato anche per un’altra azione della Società Winfly nei confronti dell’ex assessore Nicola Benedetto, chiedendo di astenersi in quanto intercorre un rapporto di amicizia con lo stesso rinviando il giudizio al 01/02/2019. Tale vicenda è assimilabile a questa in oggetto in quanto riconducibile alla Pista Mattei, al CSI e alla Regione Basilicata. Nel rimarcare la totale fiducia nella giustizia, mi sarei aspettato la medesima lealtà e quindi astensione anche per questo giudizio visto che lo stesso è nato e risiede a poche centinaia di metri dall’abitazione e dallo studio dell’ing. Dichio in un Comune di piccole dimensioni dove sicuramente si conoscono tutti. È importante chiarire la figura dell’ing. Dichio: nominato Direttore Generale del CSI nel 2011 e con incarico illegittimamente prorogato da Chiurazzi fino al 31/03/2017 (norma contraria a 2 delibere regionali). A seguito di nota Winfly datata 29/03/2017 nella quale si faceva notare tale illegittimità, è stato nominato ad horas nuovo Direttore Generale l’ing. Dicandia (30/03/2017), mantenendo in organico fino al 31/03/2019 l’ing. Dichio per affiancarlo. E’ stato quest’ultimo nella sua qualità a non consentire a Winfly di svolgere la gestione fino al 16/06/2020 (come da clausole contrattuali) prorogando di soli 6 mesi il contratto, innescando tutto il contenzioso e portando alla chiusura dell’infrastruttura aeroportuale. Ricordo ancora che la Pista Mattei era chiusa dal 1960, che dopo innumerevoli tentativi non era mai stata aperta. Winfly, invece, dopo pochi mesi ha ottenuto l’apertura della struttura, l’autorizzazione da ENAC al Trasporto Pubblico Passeggeri e la Ditta di Manutenzione Part 145. La Winfly e l’ing. Cestari saranno sempre ben lieti che questa importante infrastruttura abbia un vero e reale sviluppo nel prossimo futuro ritenuta strategica ed importante per tutta la Regione Basilicata, pur non partecipandovi in maniera diretta.”

Gruppo Winfly

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