Cuochi lucani in Romania per settimana della Cucina Italiana nel Mondo

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In occasione della terza edizione della Settimana della Cucina Italiana nel Mondo, in svolgimento dal 19 al 25 novembre 2018, l’Ambasciata d’Italia e l’IIC , in collaborazione con l’Accademia della Cucina Italiana –Delegazione di Bucarest e la Federazione Italiana Cuochi -Delegazione Romania hanno organizzato il seminario “La Dieta Mediterranea, la salute a tavola” . La conferenza , che si è svolta il 20 novembre presso la Residenza d’Italia è stata tenuta dal Prof. Giorgio Calabrese, medico specializzato in Scienza dell’Alimentazione e Docente di Dietetica e Nutrizione Umana presso le Università di Torino e Napoli, nonché Presidente del Comitato Nazionale per La Sicurezza alimentare. Il seminario è stato seguito da una cena buffet dei cuochi della FIC con piatti tipici della cucina mediterranea. Una nuova occasione – sottolinea la lucana Enza Barbaro, presidente delegazione FIC in Romania – per rafforzare La promozione della Dieta Mediterranea e dei suoi ingredienti, la valorizzazione degli itinerari enogastronomici e turistici regionali, anche in connessione con il 2018 Anno del Cibo. Anche per la Basilicata il buon mangiare e i prodotti tipici di qualità rappresentano un’ottima attrazione turistica.

Ribadito l’impegno dei nostri ambasciatori della cucina lucana, attraverso Palazzo Italia Bucarest, a promuovere all’estero l’agroalimentare e la cucina italiana di qualità, segni distintivi del “Marchio Italia” nel solco delle grandi tematiche che contraddistinguono l’agroalimentare italiano: qualità, sostenibilità, cultura, sicurezza alimentare, diritto al cibo, educazione, identità, territorio, biodiversità.

A ciò si aggiunge l’opera di valorizzazione, anche a fini turistici, dei territori, degli itinerari dell’arte culinaria italiana, nonché della dieta mediterranea, uno degli elementi che rende l’Italia il Paese più sano del mondo.

Fondamentali, altresì, le attività di presentazione e internazionalizzazione dell’offerta formativa italiana del settore, al fine di attrarre talenti dall’estero e fidelizzarli all’uso dei prodotti italiani di qualità.

Le attività di formazione, con particolare attenzione al settore alberghiero, per sviluppare collaborazioni di lungo periodo tra cuochi italiani e locali.

La tutela e la valorizzazione dei prodotti a denominazione protetta e controllata unitamente ad azioni di diffusione dei metodi italiani di protezione dei marchi che sviluppino iniziative di contrasto al fenomeno dell’Italian sounding.

Seminari e conferenze, incontri con gli chef, degustazioni e cene, eventi di promozione commerciale, corsi di cucina, sono solo alcune delle attività previste. La cucina è raccontata anche attraverso iniziative di taglio culturale, come proiezioni di film e documentari legati al cibo, convegni, concerti, corsi di lingua, mostre fotografiche.

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