RECORD DI VISITATORI PER LA MOSTRA “IL FOTOGRAFO, GLI ARTISTI, LE OPERE – AURELIO AMENDOLA PER IL MUSMA”

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Valutato il grande successo di pubblico, la cooperativa Synchronos proroga l’esposizione al 20 gennaio 2019


La cooperativa Synchronos, impresa di gestione del MUSMA comunica che, considerata l’importante risposta del pubblico, la mostra “Il fotografo, gli artisti, le opere” sarà prorogata al 20 gennaio 2019.
Esposte, in un allestimento diffuso negli spazi di Palazzo Pomarici, 46 fotografie del grande fotografo d’arte Aurelio Amendola.

Sono stati 4900 i visitatori che hanno scelto il MUSMA dal 30 giugno – data di inaugurazione dell’esposizione – al 30 settembre 2018, il 22,5% in più rispetto agli stessi mesi del 2017, una percentuale che dimostra vincente  l’abbinamento tra potere attrattivo della collezione permanente e capacità di richiamo di una mostra temporanea site-specific.
Il progetto espositivo de “Il fotografo, gli artisti, le opere” è infatti interamente  pensato per il MUSMA e per la sua collezione. L’allestimento permette il dialogo tra le opere per le quali Amendola è più famoso, ovvero i ritratti degli artisti – realizzati nel corso della sua carriera – e le fotografie attraverso le quali il maestro pistoiese ha immortalato le sculture del MUSMA nella primavera del 2017. Ritratto dell’artista e scatto alla scultura sono stati posizionati in corrispondenza della scultura stessa, a creare, in tal modo, un trittico che interpreta le opere in collezione conferendo loro nuova luce ” Mentre io fotografo”, spiega Amendola “faccio vedere della scultura quello che la gente non vede” .

“Il ritratto dell’artista guida lo sguardo sull’opera in collezione e diventa divertente trovare le affinità tra i ritratti e le foto alle opere”,  ha osservato, in una recente intervista a Radiotre, Marco Bazzini, autore del testo critico del catalogo della mostra (Magonza editore).
Il visitatore, muovendosi tra gli ipogei e le sale di Palazzo Pomarici, si imbatte nel portamento  leggero di Fausto Melotti, nello sguardo potente di Giacomo Manzù e in quello sognante di Marino Marini, nella posa ritrosa di Antonella Zazzera e in quella solare di Carla Accardi, nella signorilità di Luigi Ontani e nell’eccentricità di Giosetta Fioroni.

Il più importante fotografo degli scultori rinascimentali e il più assiduo ritrattista degli artisti contemporanei non poteva che trovare in un museo interamente dedicato alla scultura contemporanea la sua dimensione ideale.

La cooperativa Synchronos ringrazia Aurelio Amendola, “Materima – Copernico scultura” e la “Galleria Santo Ficara – Arte moderna e contemporanea” per il prestito delle opere.

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