Matera: Inizia Gezziamoci Autunno

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BEBOP è una parola onomatopeica che imita certe inconfondibili frasi musicali corte e spezzate, sbocco naturale di un lavorio inconsapevole e di un’ansia di ricerca che tutto il mondo del jazz sentiva verso la fine degli anni trenta. Il be-bop segna il distacco del jazz dalla musica da ballo, è proprio il punto di svolta nell’evoluzione del jazz, passa dall’essere musica ballabile a un linguaggio per ascoltatori attenti.

Il pianista Andrea Gargiulo arrangia brani dell’epoca del bebop (e non solo) e li intreccia con il sax di Daniele Scannapieco e la voce in parola di Silvana Kühtz, per raccontare la storia difficile, aspra, malinconica, esagerata, ironica e alcolica di musicisti come Thelonius Monk, Lester Young e Billie Holliday, Chet Baker, Miles Davies… La storia narrata si srotola attraverso un testo che Silvana Kühtz ha scritto usando le tantissime fonti a disposizione, libri, articoli di giornale, foto, ed è la stessa Silvana Kühtz che dà voce alla baronessa Kathleen Anne Pannonica Rothschild, che abbandonò la società britannica ricca di glamour cui apparteneva per immergersi da mecenate e appassionata nel mondo del jazz statunitense.

In questo concerto Pannonica racconta storie più o meno verosimili, episodi e incontri realmente accaduti o narrati nei libri della storia del jazz per ricreare quelle atmosfere e far rivivere un’era centrale in tutta la musica jazz che ne sarebbe seguita.

Gli spettatori sono trasportati in un periodo che ha visto i grandi protagonisti della storia della musica afro-americana vivere, amare, soffrire per affermare il loro diritto ad esprimersi. Le immagini proiettate sullo sfondo sono proprio quelle dei protagonisti raccontati, l’insieme di immagini, parole, e musica fa di questo spettacolo uno spaccato di vita, un film dal vivo.

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