PISTICCI ONORA I FRATELLI LAPADULA CON L’INTESTAZIONE DI UNO SPAZIO URBANO IN RIONE TERRAVECCHIA

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Con l’intestazione di uno spazio urbano, nello storico rione Terravecchia, Pisticci onorerà domenica 16 settembre ,ore 18,00, tre suoi cittadini illustri. Il viale sottostante le arcate dell’antica contrada si chiamerà “Loggia Fratelli Lapadula”, intestato ai fratelli Ernesto, Attilio (architetti-urbanisti) e Ettore Lapadula (medico ortopedico). Era questa una aspirazione fortemente avvertita dalla comunità, dal momento che molte vie e istituzioni in varie parti del mondo portano il loro nome. Quella dei Lapadula è una lunga e bella storia di emigrazione, fatta di sacrifici e duro lavoro. Il capofamiglia Donato era un modesto falegname con laboratorio in via Puoti e la madre Paola Pierro una semplice casalinga. Eppure sono riusciti a mantenere agli studi i loro figli, trasferiti a Roma, dove divennero apprezzati professionisti. Angelo Ernesto Lapadula, (Pisticci 1902 – Roma 1968), conseguita la maturità scientifica a Melfi nel 1923, si iscrisse alla Scuola Superiore di Architettura della Regia Università di Roma, sotto la guida di Marcello Piacentini, conseguendo la laurea nel 1931. Aveva discusso una tesi inedita su un progetto della Casa del Fascio di Taranto, con il plauso della commissione e insignito di medaglia d’oro, quale allievo più meritevole del suo corso. Inizialmente si dedicò alla grafica, dimostrando doti di abile ed acuto ritrattista firmando le sue opere come “Bruno di Pisticci”. In seguito aderì al Miar, il Movimento Italiano di Architettura Razionale, nominato poi assistente di Urbanistica della Scuola Superiore di Architettura di Roma. Nel 1933, non seppe resistere al richiamo che proveniva dal suo paese d’origine ed accettò l’incarico di progettare la nuova chiesa di S. Rocco affinchè anche Pisticci potesse offrire al suo patrono un tempio degno della sua fama e delle sue virtù. Tra le opere realizzate a Roma, il Palazzo della Civiltà Italiana con Guerrini e Romano. Nel 1942 con il fratello Attilio vinse i Concorsi per la sistemazione urbanistica della Città Universitaria e la piazza dei Ministeri di Bratislava. Nel 1946 divenne titolare di cattedra di Architettura e quindi si trasferì in Argentina, dove insegnò “Composizione Architettonica” all’Università di Cordoba. Fece ritorno in Italia nel 1963. Si spense a Roma il 24 gennaio 1968.

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