Tavolo verde Basilicata: “Un’altra pregiata oasi ecologica va in fumo”

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“Lunedì ultimo scorso un incendio di impressionanti proporzioni ha distrutto una fascia di macchia mediterranea che caratterizzava il fosso olivastreto nell’omonima contrada del Comune di Pisticci. La superfice di circa 3 ettari coperta da Lentisco, Pioppo, Rovi, Bianco spino, Pungitopo, Oleastro, Tamerici e da molte altre specie arboree ed arbustive nonché cespugliose ed erbacee perennanti – anche acquatiche ed Xerofite — è stata ridotta a cenere e carbone dalla violenza del fuoco alimentata dal vento di tramontana.” E’ quanto si legge in una nota di Tavolo verde basilicata.

“Non si tratta di una area privata ma di una pregiata oasi ricadente nel demanio ad uso civico; dal punto di vista geomorfologico l’area si presenta come una depressione, che rispetto agli altari circostanti, si caratterizza per un dislivello di circa 15 metri lungo il quale scorre anche nei periodi estivi un ruscello con una portata media di acqua sorgiva di circa 3 litri al secondo. Un habitat naturale quindi anche per fauna stanziale e migratoria oltre che per tante belle famiglie di specie vegetali. Definirla un’oasi ecologica pregiata non è un esagerazione, ma semplicemente un’espressione di modeste conoscenze naturalistiche. Cosi come non è esagerato e fuori luogo pensare che l’incendio sia di origine dolosa; lo si comprende dal punto di partenza del fuoco che é a ridosso della strada che congiunge quattro Caselli alla parte alta della contrada. Sicuramente intorno all’area distrutta, così come intorno a quella sulla quale si è consumata e continua a consumarsi per mano dell’uomo una sorta di “sovvertimento dell’ordine naturale delle cose”, gravitano non soltanto interessi economici ma anche dì tipo elettorale e clientelare… L’amministrazione comunale che manifesta uno sperticato rigore per far cassa dalla gestione delle terre civiche cosa ha fatto e cosa fa per salvaguardarle, difenderle e valorizzarle anche da un punto di vista ambientale? Ci risulta che alcuni amministratori addirittura ignorano il grave evento, altri invece sembrano essere affetti da cecità e sordità. Al libero lettore le opportune e necessarie deduzioni.”

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