ILVA RISCHI INCIDENTI RILEVANTI E IMPUNITA’ PENALE

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ILVA: E’ POSSIBILE GESTIRE L’EMERGENZA DEI RISCHI RILEVANTI SENZA LA GARANZIA CHE SIANO RISPETTATE LE NORME AMBIENTALI E DI SICUREZZA DEL LAVORO?

Al fine di assicurare alla popolazione di Taranto le migliori garanzie in ordine alle possibili conseguenze derivanti dall’esercizio di ILVA quale Stabilimento a possibile rischio di incidenti rilevanti come stabilito dalla Direttiva Seveso Contramianto e altri rischi ha chiesto al Ministro dell’Ambiente , di Sviluppo Economico e Lavoro , degli Interni , della Salute , della Giustizia se la depenalizzazione contenuta nei cosiddetti “ Decreti Salva ILVA “ interferisca con tale direttiva e se la depenalizzazione sia comunque inapplicabile nell’ambito della Direttiva Seveso rendendo gli eventuali responsabili di violazioni ambientali, di tutela della salute e dell’incolumità pubblica e di sicurezza del lavoro perseguibili penalmente. La lettera indirizzata anche al Presidente della Regione Puglia , Sindaco e Prefetto di Taranto e per conoscenza ad ILVA dovrebbe chiarire le incertezze che riteniamo vi siano sulla gestione dell’emergenza del Siderurgico in caso di Rischi Rilevanti e che potrebbero essere conflittuali con la “impunità penale” tuttora vigente ed estesa anche all’acquirente.

Il gigante Siderurgico di Taranto si estende con i suoi impianti e ciminiere al confine con le aree abitate , una fonte di possibile rischio per la cittadinanza regolata dal Decreto sugli Stabilimenti a rischio di incidenti rilevanti , la cosiddetta Direttiva Seveso , a cui ILVA come le altre fabbriche del territorio devono rispondere per garantire la sicurezza ambientale e della salute nel caso di eventi incidentali durante lo svolgimento di un’attività industriale. Le fonti di rischio dell’ILVA sono innumerevoli , Rilascio grave di gas AFO, Rilascio grave di gas Cok , Rilascio grave di gas OG , Rilascio grave di gas Metano , Rilascio di catrame, tutte ugualmente pericolose in caso di incidente rilevante ancor di più se si osserva la distanza tra Siderurgico ed il Quartiere Tamburi che sorge a soli settanta metri dalla fabbrica. Entro il raggio di un chilometro dall’ILVA vi sono Luoghi/Edifici con elevata densita’ di affollamento , tre scuole , due impianti sportivi , un Centro commerciale , un Ospedale , un Ufficio pubblico , tre Chiese , il Cimitero , un albergo , un Teatro , un Locale , un Parcheggio , situazione che coinvolge altre Scuole , Uffici , Chiese ed Ospedale se si allarga il raggio di azione a due chilometri raggio entro la quale va garantito il Piano di Emergenza per rischi rilevanti da ILVA. Quindi non solo possibili fonti inquinanti nell’aria di tutti i giorni assalgono la popolazione ma è costante la minaccia di un rischio inaspettato tanto maggiore quanto più si è vicini all’ILVA lo sanno bene gli abitanti del Quartiere Tamburi e i bambini costretti a non respirare e non giocare, vittime innocenti. No alle fonti inquinati Garantiamo la Salute.

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