Morte Giacoia. Ugl: ”Più sicurezza nei luoghi di lavoro”

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“La Basilicata perde un altro figlio, colpa di quel lavoro che manca dove bisogna necessariamente emigrare per poter garantire quel minimo di salario per sostenere la famiglia. Carmine Giacoia 51enne di Lauria, domenica era a Policoro (MT) a testimoniare per il Battesimo del nipotino, per poi successivamente arrivare lunedì mattina a Joppolo, in provincia di Vibo Valentia per svolgere il suo dovere da lavoratore, il suo impegno su una macchina per le perforazioni del suolo, che avrebbe dovuto accogliere alcuni pali lungo la linea ferroviaria calabrese. Lì, stava ieri in tarda mattinata lavorando ed è morto dopo essere stato colpito con violenza al torace e al viso dal tubo di un macchinario esploso”.

Giuseppe Palumbo e Pino Giordano, rispettivamente segretari provinciali dell’Ugl di Potenza e di Matera congiuntamente esprimono cordoglio ai famigliari della povera vittima per quanto accaduto, certi che, “l’Autorità Giudiziaria farà piena luce sull’accaduto punendo, qualora se ne riscontrino delle colpe, coloro che non hanno fatto rispettare norme e regole sulla sicurezza sul lavoro. Sul posto i colleghi hanno prontamente allertato i sanitari del 118, che hanno potuto constatare solo la morte dell’operaio. Troppo violento il colpo subito al torace dal tubo ad alta pressione che si è staccato dal macchinario. Carmine Giacoia era un operaio di una ditta esterna appaltatrice per lavori di Rete Ferroviaria Italiana, sembrerebbe che stava effettuando lavori di palificazione usando una trivella pneumatica per la perforazione del suolo. Il possibile cedimento di un manicotto avrebbe innescato la deflagrazione investendolo all’altezza del petto e del viso. Come Ugl – proseguono Giordano e Palumbo – in sintonia con la Confederazione Generale, stiamo portando avanti da tempo l’iniziativa ‘Lavorare per vivere’ in memoria delle morti bianche e per sollecitare opinione pubblica, regione e politica a porre rimedio a questa triste classifica che riguarda non soltanto l’Italia, ma anche il nostro territorio lucano. Chiediamo più controlli, più ispettori del lavoro per ‘mettere mano’ anche alla normativa in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro alleggerendo la burocrazia per incentivare le aziende a investire nella sicurezza. Le aziende comprendano che la sicurezza sul lavoro non deve finire per essere considerata un costo o un peso. No a tagli ma investire per scongiurare quelle morti che si possono evitare. All’indomani del tragico incidente, non basta unirsi al dolore della famiglia di una persona che è morta facendo il proprio dovere, occorre da parte delle istituzioni preposte una maggiore attività di controllo, e ciò può avvenire se si impiegano le giuste risorse tagliando certamente su dove si possano evitare sprechi. E’ una battaglia che l’Ugl intende continuare affinché tutti comprendano che non è più accettabile ammalarsi o morire sul lavoro nel 2018. Quella della sicurezza sui luoghi di lavoro è, dunque, una priorità che va affrontata e risolta anche perché, sia a Potenza, a Matera nel nostro intero Paese, finalmente, si possa parlare di un lavoro dignitoso e sicuro. Per tutti. Giacoia lascia la moglie e due figli: a loro e tutti i Suoi Cari – concludono Palumbo e Giordano – che dall’Ugl vanno Le più Sentite Condoglianze”.

Potenza lì; 22 agosto 2018.

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