CASE VACANZA: RAPPORTO OSSERVATORIO IMMOBILIARE TURISTICO CONFCOMMERCIO

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Per le case vacanza in Basilicata meglio il fitto che l’acquisto. Anche se in aumento il numero di case destinante a vacanza (oltre sette volte in dieci anni) in Basilicata i dati dell’Osservatorio Immobiliare Turistico 2018-Confcommercio sul mercato delle case per vacanza realizzato da Fimaa, in collaborazione con Nomisma, indicano le compravendite al 2,7 per cento in meno rispetto al 2017 nelle nostre località marine (Maratea e Metapontino). In controtendenza, le locazioni di case vacanze nella nostra regione sono considerate tra le più economiche d’Italia: al primo posto il Molise è la destinazione più economica a 99€ a notte, segue la Basilicata a 103€ e l’Abruzzo a 109€. Sempre al Sud: pernottare in una casa vacanza in Calabria ha un costo di 112€ per notte, mentre in Sicilia sui 122€. Iniziano a diventare più costose, invece, altre regioni del sud come la Puglia, a 135€ a notte, e la Campania, a 150€. La Sardegna, a 167€ a notte, la più esclusiva in estate, così come altre regioni amatissime, tra cui la Toscana, a 154€ a notte, e il Trentino, per gli amanti della montagna anche in agosto, a 155€.
Sempre secondo l’Osservatorio Confcommercio, nel 2018, il prezzo medio per l’acquisto di un’abitazione turistica in Italia si attesta a 2.173 euro al mq commerciale, con un trend dei prezzi di vendita delle case per vacanza in ulteriore contrazione: il dato medio fa segnare una flessione annua pari a -2,5%. Da noi le quotazioni variano sino al massimo di Maratea (1.800/2000 euro al mq) al minimo dei centri del Metapontino (1.220/1500 al mq) con decrementi in un anno tra il 3,5 e il 5 %. Per quello che riguarda l’analisi territoriale, l’Umbria è la regione che ha registrato il calo più intenso (-4,5%), a seguire Abruzzo e Lazio (-4,0%) e Sardegna (-3,5%). Nelle località marine, il calo maggiore dei prezzi medi di compravendita di appartamenti nel 2018 si registra in Abruzzo e Lazio (-4,1%), quello più contenuto in Puglia (-0,4%); tra le località di montagna o lago la maggiore variazione negativa è in Umbria (-4,5%) e, a seguire, in Abruzzo (-3,9%), mentre in Friuli Venezia Giulia si è rilevata una sostanziale stabilità (-0,1%).  Il presidente Fimaa, Santino Taverna, sottolinea le grandi potenzialità del turismo e quindi del settore immobiliare di riferimento: “Le compravendite sono favorite dal calo dei prezzi che comunque si stanno stabilizzando”. Taverna ricorda l’importanza di interventi sul piano fiscale che possano favorire il definitivo rilancio del settore: “Servirebbe un’unica imposta locale, la deducibilità per gli immobili strumentali e l’introduzione della cedolare secca, oltre naturalmente scongiurare l’aumento dell’iva come chiesto più volte dal nostro presidente nazionale Sangalli e come ha ribadito nel corso dell’Assemblea di Confcommercio il vicepresidente del Consiglio Di Maio”. Inoltre, il presidente Fimaa ha voluto ancora una volta sottolineare l’anomalia rappresentata dall’attività di intermediazione immobiliare online da parte di alcune note piattaforme: “Si tratta di un esercizio abusivo della professione”. 

Per Confcommercio Imprese Italia Potenza quello delle case vacanza è un mercato che da noi ha grandi potenziali da esprimere e non solo per l’effetto Matera 2019. Il riferimento – spiega Fausto De Mare, presidente – è ai progetti di borgo albergo alcuni già portati a termine, come quello di Marsiconuovo, e più in generale al patrimonio edilizio di tanti nostri comuni che hanno molto da offrire con l’accoglienza ai visitatori in cerca di ricettività genuina. Le sagre in questi giorni riempiono tanti nostri paesi che – aggiunge De Mare – non sono in grado di garantire l’intera ospitalità ricettiva mentre troppe case nei centri storici restano abbandonate. E’ lo sforzo che dobbiamo fare e mi auguro che la Camera di Commercio della Basilicata farà, attraverso un suo Osservatorio specifico del mercato immobiliare turistico, se vogliamo creare reali condizioni ed opportunità di crescita turistica. I servizi ricettivi sono infatti la condizione essenziale insieme a quelli della gastronomia locale.

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