“In Cerca dell’Attore Antico per un Teatro Moderno”

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Nell’ambito del progetto pluriennale « PER UN’ARTE VIVENTE A CONTATTO CON LA COMUNITÀ » interventi teatrali e interculturali sul territorio

presenta  

“In Cerca dell’Attore Antico per un Teatro Moderno” Laboratorio Internazionale Interculturale di Ricerca e Creazione Teatrale

La nuova amministrazione comunale di Atena Lucana aveva inserito questa attività all’interno del suo programma elettorale. Si tratta di un aspetto molto qualificante in termini di politiche culturali, politiche della pace e dell’accoglienza nonché un passo che va nella direzione di attivare politiche che contrastino lo spopolamento (è un piccolo passo) del paese.

Di cosa si tratta

Una residenza artistica di dieci giorni in piena immersione nella pratica dell’Arte Teatrale studiata da molteplici punti vista.

Un’incontro in condizioni privilegiate di lavoro di gruppo da cui far scaturire riflessioni audaci, scomode, riguardo all’etica, alla disciplina e al senso reale di una funzione conoscitiva che il teatro è chiamato ad assolvere, nella convulsa epoca attuale, come porta aperta sull’invisibile.  

Un momento di crescita artistica e professionale quindi, teso a soddisfare necessità più profonde, anche di carattere spirituale, scaturite da inquietudini sempre più urgenti circa il senso della propria arte nel mondo di oggi, aldilà delle logiche prestabilite del mercato teatrale e dei meccanismi delle politiche culturali.

Carattere Internazionale e Interculturale

Il gruppo di lavoro sarà formato da artisti professionisti provenienti da diversi paesi del mondo (quest’anno da Bolivia, Giappone, India, Italia, Panama, Taiwan e Venezuela) interessati ad una pratica del teatro capace di esprimersi nei più diversi spazi destinati all’aggregazione sociale e alle pratiche di cittadinanza attiva.

A questo nucleo (13 professionisti) si aggiunge un gruppo 10 giovani immigrati con predisposizione all’arte scenica che abbiamo selezionato in centri accoglienza di diverse regioni d’Italia. Provengono da Costa d’Avorio, Gambia, Guinea Bissau, Marocco, Nigeria, Togo.

Quando e dove

Il laboratorio si svolgerà dal 21 al 31 agosto 2018 ad Atena Lucana (SA)  

https://www.youtube.com/watch?v=yuMjM9Oc4Jk&frags=pl%2Cwn

Il Laboratorio di Ricerca e Creazione Teatrale.

Il proposito del laboratorio è quella di creare una fucina in cui diverse tradizioni si fondono per dare vita a una nuova tradizione “hic et nunc”, a nuovi linguaggi tradizionali intesi nel senso etimologico di Tradizione: dal latino Tradere, cioè trasmettere un’esperienza di conoscenza viva della realtà vissuta e condivisa nel momento presente.

È in detta Tradizione del Qui e Adesso che si incarna quell’Attore Antico.

 “L’Attore Antico, a cui aspiriamo, è qualcuno che possiede una relazione cosciente con il proprio corpo. Con la presenza che gli viene da tale padronanza, diventa capace di arrivare agli spettatori attraverso azioni fisiche viventi, in ogni suo movimento, parola, e perfino in ogni suo pensiero sulla scena. Questo Attore sa quello che dice e quello che fa, nel senso che ne conosce profondamente il significato, e quindi si apre con ogni parte di sé a un ascolto incessante per riscoprire a ogni replica ciò che la sua mente ha già assimilato alla perfezione.

Questo Attore sente il ritmo, ogni volta diverso, del pubblico che ha di fronte, lo prende per mano e lo guida delicatamente al viaggio che lo spettacolo propone ed evoca all’immaginazione. Non si rivolge mai direttamente alla mente dello spettatore, ma utilizza sapientemente ogni vibrazione del corpo, cui lo spettatore risponde in modo naturale. Egli comunica prima e aldilà della parola “detta” e ottiene così la nostra attenzione.

Questo attore, danzatore, cantante, musicista, è aperto a tutte le influenze, cerca e si nutre delle più diverse tradizioni ed estende il suo studio a molteplici campi del sapere.”

Fiore Zulli

Spettacolo finale

La sera del 31 agosto si darà vita, nella pubblica piazza, a una condivisione pubblica dei materiali di testi, danza, canto, maschere e musica creati durante il laboratorio e montati in forma di spettacolo come offerta e incontro con la comunità.

Lo abbiamo intitolato “The traveller’s home”. Sarà il risultato tangibile di un lavoro artistico che sia pur affrontando tematiche universali e attuali, rifletterà in qualche modo anche le condizioni e l’atmosfera del gruppo e dell’ambiente che lo ha prodotto.   

La presenza in scena di un gruppo umano costituito da persone di diversi colori di pelle, lingue, nazionalità, culture, religioni, discipline artistiche, ecc. farà in modo (già lo abbiamo comprovato in esperienze precedenti) che un pubblico composto per la maggior parte da gente non abituata ad “andare a teatro” nei modi e nei luoghi ufficiali, perda in questo caso quell’impulso meccanico che porta a giudicare più o meno intimamente le diversità. Ciò perché la qualità del lavoro che si troverà di fronte gli farà percepire semplicemente un unico gruppo di artisti capace di intrattenerlo attraverso immagini, musica dal vivo, danza e testi di grandi autori universali con cui difficilmente entrerebbe in contatto nella quotidianità.    

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