PISTA MATTEI: “IL TRIBUNALE DELLE IMPRESE NON HA DATO RAGIONE A WINFLY”

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“Si è dichiarato non competente, senza entrare nel merito
Con un contenzioso nessuno investirebbe sul rilancio
È noto che tutto serve a portare acqua al proprio mulino, ma sostenere d’aver vinto un contenzioso, quando il giudice non è nemmeno entrato nel merito dei fatti, dà -chiara- la percezione della paura delle regole.
Vediamo con ordine.
  1. il contratto tra Consorzio Industriale e Winfly per la gestione della pista Mattei è scaduto il 16 giugno 2017. La legge sugli appalti non consente la proroga. Le cronache dei giornali sono piene di censure dell’Anac (autorità anticorruzione) contro enti pubblici (come il Consorzio è) che per un motivo o per un altro consentono alle imprese di continuare un rapporto scaduto
  2. poiché per motivi vari, sulla cui fondatezza si pronunceranno i giudici, la Winfly pretende di NON lasciare la pista Mattei, il Consorzio è stato costretto a ricorrere al Tribunale delle imprese per ottenerne il rilascio per via giudiziaria
  3. il Tribunale delle imprese, con il provvedimento diffuso oggi, non ha affatto dato ragione a Winfly. Ha solo detto di non essere competente a decidere sulla vicenda invitando ad adire il Tribunale di Matera, con diversi strumenti legali. Ovviamente il Consorzio, che, si ripete, non ha perso alcun giudizio, valuterà le migliori azioni per conseguire l’obiettivo previsto dalla legge e non escluso dal Tribunale. Al contrario.
  4. in molti, la Winfly strumentalmente, gli altri perché entrare nel merito è difficile e richiede impegno, sparlano di mancato rilancio della pista e di ritardi. Orbene, come si fa ad indire un bando internazionale per una durata di 10/15 anni, con precisi impegni e scadenze per investimenti importanti da realizzare sulla pista con un gestore a contratto scaduto che si rifiuta di lasciare un bene pubblico? Quale operatore aeroportuale, piccolo o grande che sia, si candiderà mai ad una gara sapendo che un altro operatore con contratto scaduto non se ne vuole andare e che vi sono giudizi pendenti?
  5. Ecco perché, proprio le strumentali azioni della Winfly come il suo rifiuto di rilasciare un bene pubblico (questo dato è fondamentale, la pista Mattei è un bene pubblico che un privato si rifiuta di riconsegnare) paradossalmente impediscono al Consorzio e alla Regione Basilicata (che lì ha investito importanti risorse) di lavorare ad un progetto serio e di lunga durata, con un affidamento basato sui più moderni canoni di efficienza e di reale (si ripete, reale) funzionalità della pista Mattei.
  6. Ciò che stupisce, fermo il diritto di chiunque di dire e scrivere ciò che vuole, è che una sentenza di incompetenza diventi una di condanna delle ragioni del Consorzio, senza che alcuno senta il bisogno, fermo ogni diritto di critica, di capire almeno superficialmente come stiano realmente le cose.
  7. Il Consorzio e la Regione Basilicata continueranno senza posa a perseguire l’unico vero obiettivo: rilanciare seriamente la pista Mattei. Ma non con le chiacchiere.”

Ufficio stampa Consorzio Industriale Matera

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