A Miglionico lo spettacolo di Stella Brignola dal titolo: “Opere in Cemento Armato”

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Domani sera con inizio alle 21 nel Castello del Malconsiglio di Miglionico avrà luogo lo spettacolo di Stella Brignola dal titolo: “Opere in Cemento Armato”, la canzone napoletana al tempo di Mellucci inserita nel ricco cartellone degli appuntamenti estivi organizzati dal Comune di Miglionico in collaborazione con la Pro Loco, l’Apt di Basilicata, la Regione Basilicata ma promossa dopo due anni d’assenza dall’Associazione Pa.Ga. Scenamediterraneo Potenza  nell’ambito del festival dei Teatri di Pietra che ha nel tema “Alla dirigente s’è ristretta la trasparenza” il leit motiv della manifestazione. La serata ha l’obiettivo di valorizzare, tutelare e diffondere il patrimonio culturale campano, come si evince dal titolo e vuole accomunare due settori artistici, la musica e l’architettura urbana di un preciso periodo storico in quanto la canzone napoletana è un’opera che resiste al tempo, alla stregua del cemento armato. Questo progetto nasce in occasione dell’intitolazione di una strada nella cittadina di Curti in provincia di Caserta, dedicata all’ingegnere Gioacchino Luigi Mellucci, nato a Curti l’11 gennaio 1874 e morto a Napoli il 30 aprile, uomo di grande prestigio ma poco conosciuto ai più. La sua rinomata competenza nell’uso del cemento armato nel campo del liberty lo ha reso uno dei nomi più importanti nell’art noveau europea. La sua prima opera si inquadra perfettamente in quel periodo di massima diffusione della città di Napoli tra il 1900 e il 1920. Mellucci, vissuto a cavallo tra i due secoli, ‘800 e ‘900 in un clima romantico e positivo, in pieno fermento in tutte le arti, assiste alla nascita del cinema, alla ricostruzione di opere importanti, come il Titanic, la funicolare di Castellammare, la Tour Eiffel, e nel suo campo edilizio, si lascia ispirare dai temi comuni, dei motivi floreali, decorativi e ornamentali, le forme curve del cemento, il considerevole impiego del ferro battuto, del vetro, di torri e pilastri, di stucchi. In questo stesso arco temporale prende forma la struttura melodica e lirica che connota la canzone classica napoletana, al suo massimo splendore, arrivando in ogni parte del mondo. Poche città come Napoli, possiedono in sé una carica internazionale pur esprimendosi in dialetto, e la perfetta simbiosi tra la melodia musicale e espressività nei testi e nelle canzoni, ne fanno un linguaggio universale. Salvatore Di Giacomo, Libero Bovio, Francesco Paolo Tosti, Mario Paolo Costa, Enrico De Leva, Vincenzo Russo, Gabriele D’Annunzio, Ettore Antonio Mario sono tra i maggiori autori delle più belle melodie portate in scena da Stella Brignola e che formano il patrimonio culturale e musicale partenopeo al tempo di Mellucci e di tanti altri grandissimi creativi di quel tempo che hanno contribuito al prestigio del nostro paese in tutte le arti.

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