Winfly su arrivo in Basilicata di Sophia Loren

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“In occasione della visita di Sophia Loren ci è stato chiesto di farla atterrare a Pisticci: abbiamo dovuto, nostro malgrado, rinunciare, facendola atterrare in Calabria. Peccato, sarebbe stata l’occasione per farle visitare Matera e alcuni comuni della zona”.

Il presidente della Winfly, Alfredo Cestari, torna a parlare della vicenda della pista Mattei, gestita dalla sua società per 3 anni e mezzo ma attualmente chiusa per inerzia delle istituzioni, e lo fa all’indomani della visita dell’attrice partenopea: l’ennesima occasione persa per il territorio.

“Abbiamo dovuto dire no, ma non solo alla Loren: sono state molteplici le richieste arrivateci in questi ultimi tempi. Con la Loren avremmo potuto organizzare una visita a Matera, capitale della cultura. Pensiamo a quanto sarebbe stato importante per Pisticci l’arrivo di una star del genere. Invece, siamo qui a commentare, ancora una volta, l’ennesima occasione persa”.

A supporto di ciò, Cestari va oltre l’episodio specifico e cita alcuni studi effettuati su siti paragonabili a Pisticci.

“Partendo da strutture come quelle di Olbia, che ha 60mila abitanti e 3 milioni di passeggeri, Malta, che ha 473mila abitanti e 5 milioni di passeggeri, ma anche Mykonos, Ibiza o le Bahamas, il raffronto con la Basilicata, che di abitanti ne ha poco meno di 600mila, è increscioso: qui, infatti, non abbiamo neanche un passeggero. Eppure – aggiunge Cestari – anche raffrontando i prezzi medi di alcune delle località citate, intercettando anche solo l’1% del traffico aereo diretto nelle predette località, noi avremmo potuto raggiungere oltre 100mila arrivi solo dall’Europa già dal primo anno di attività. Tutto questo, però, sarebbe potuto accadere solo con un’infrastruttura aeroportuale perfettamente attiva e funzionante e con un’azione coordinata di incoming tra gli enti interessati: Camera di Commercio, Confindustria, Federalberghi, Confapi eccetera. Se poi, a tiolo di esempio, consideriamo che un soggiorno di una settimana ad Olbia in una struttura a 4 stelle costa, mediamente, 1.100 euro, così come ad Ibiza 2.200, mentre a Maratea costerebbe 750 e a Matera 800, anche l’attrattiva del prezzo inferiore – sottolinea Cestari – sarebbe sicuramente da stimolo per il turista”.

Insomma, un danno enorme per il territorio l’aver lasciato cadere nel dimenticatoio la pista Mattei, che si aggiunge ai soldi spesi per Pisticci e anche per Pontecagnano.

“Le potenzialità che la Basilicata può offrire, senza nulla da invidiare alle grandi realtà turistiche europee ed internazionali, sono enormi: le strutture alberghiere e il territorio in generale offrono condizioni estremamente competitive sotto tutti gli aspetti, sia paesaggistici che economici, inutilizzate a causa del profondo gap infrastrutturale che differenzia il nostro territorio dalle altre mete proposte. Facendo leva sull’evento Matera 2019, si può e si deve intercettare una percentuale del flusso turistico che sorvola quotidianamente il territorio della Basilicata, per raggiungere le grandi mete turistiche europee ed internazionali”, è la conclusione dell’imprenditore di origini lucane.

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