Voci dal Mondo con Emel Mathlouthi e Giovannangelo de Gennaro a Fasano

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La rassegna, a cura di Xenia performing arts, ospita al Minareto di Fasano il polistrumentista pugliese Giovannangelo de Gennaro (venerdì 29 giugno) e la  cantante e compositrice tunisina, un’icona della Primavera Araba, Emel Mathlouthi (sabato 30 giugno). Il progetto – che ha già ospitato a Corigliano d’Otranto i progetti musicali Malagasy Connection e Cesare Dell’Anna e Talla e a Lecce la proiezione del documentario “Il venditore di libri” –  è finanziato dal “Programma straordinario annuale in materia di spettacolo” della Regione Puglia.


Venerdì 29 sabato 30 giugno, nella residenza moresca del Minareto di Fasano, in provincia di Brindisi, il polistrumentista pugliese Giovannangelo de Gennaro e la  cantante e compositrice tunisina, un’icona della Primavera Araba, Emel Mathlouthi saranno i protagonisti degli appuntamenti finali di Voci dal Mondo. La rassegna a cura di Xenia performing arts, finanziata dal “Programma straordinario annuale in materia di spettacolo” della Regione Puglia, che ha già ospitato a Corigliano d’Otranto i progetti musicali Malagasy Connection e Cesare Dell’Anna e Talla e a Lecce la proiezione del documentario “Il venditore di libri” di Dario Brandi, è un viaggio nel cuore della Puglia, crocevia al centro del Mediterraneo dove è possibile sfidare l’idea che le differenze tra Occidente e Oriente comportino necessariamente ostilità, luogo dove favorire scambi ed intrecci tra i popoli che si affacciano sul “mare di mezzo” e tra quelli che in qualche modo lo attraversano.

Venerdì 29 giugno (ore 21 – ingresso 5 euro) spazio alla presentazione di Via – Immagini sonore di un Viandante, primo lavoro solista del musicista pugliese Giovannangelo De Gennaro (voce, viella, cornamusa, ciaramella, flauto traversiere e organistrum) distribuito dalla Radici Music Records di Firenze. “Un disco nudo che racconta quello che sono, corpo e anima in un vestito che muta nel tempo”, scrive De Gennaro, “l’essenza di una vita presente che vuole dissetarsi per non seccare e morire per sempre. Un viaggio musicale pieno d’incontri, conoscenza, silenzi e dialogo”. Musica medievale, etnica, sperimentale e contemporanea sono gli elementi di questo album, le cui composizioni melodiche sono sovraincise con copie di strumenti medievali, polifonie e voci in dialogo tra assonanze e dissonanze, monodie suonate ripetutamente dagli stessi strumenti. Sonorità che rievocano ricordi e immagini dei “cammini” dell’autore, che ha scelto il muoversi a piedi come stile di vita, pratica che ha adottato negli ultimi diciotto anni e che lo pone in contatto con la natura, con se stesso e con la sua musica.

Sabato 30 giugno (ore 21 – ingresso 12 euro) l’atteso concerto di Emel Mathlouthi, cantante e compositrice tunisina che torna in Italia con il suo secondo album “Ensen”, uscito nel 2017 per Partisan Records. Nata e cresciuta a Tunisi, ben presto le sue canzoni vengono censurate in tutto il paese per effetto della dittatura culturale e politica. Così, nel 2007, Emel parte alla volta di Parigi dove esplode il suo talento compositivo. Nel 2008 canta Kelmti Horra (La mia parola è libera) durante la Rivolta dei Gelsomini, diventando un’icona della Primavera Araba, di cui Klemti horra diventa ben presto l’inno. Oggi Emel vive a New York, dove continua a far valere la sua voce in nome della verità. “Ensen” è un disco che attraversa i confini della musica, un universo sonoro che spazia dai ritmi e dagli strumenti tradizionali del Nord Africa alle sonorità elettroniche fino alle avanguardie d’impronta nordeuropea. Un album sui generis in cui l’artista rivisita e fa sua la ricca tradizione pop del Maghreb, cantando la maggior dei suoi brani rigorosamente in arabo e utilizzando la voce come strumento per entrare in connessione con il pubblico di tutto il mondo.

Info 
3932583180 – info@xeniaperforming.com

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