TURSI: Arrivano le Giornate FAI di Primavera

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Rione La Rabatana e Chiesa di Santa Maria Maggiore

APERTURA A CURA DI

Delegazione FAI Jonica

ORARIO

Sabato: 09:00 – 13:00 – 15:00 – 19:00

Domenica: 09:00 – 13:00 – 15:00 – 19:00 (ultimo ingresso 18:30)

Attenzione: in caso di grande affluenza gli ingressi potrebbero essere sospesi prima dell’orario di chiusura indicato

Contributo suggerito a partire da: € 3,00

È stato il primo nucleo abitativo di Tursi. Intorno alla metà del V secolo i Goti costruirono il Castello, attorno al quale sorsero le prime case in pietra e si costituì il nucleo primordiale di Tursi. Verso l’anno 850, la zona fu abitata dai Saraceni e a ricordo dei loro villaggi arabi i Saraceni denominarono il luogo Rabatana, da Rabat o Rabhàdi o Arabum. La Rabatana, continuò ad ingrandirsi anche sotto il dominio dei Bizantini che nell’890 scacciarono i Saraceni. Fino alla metà del XIX secolo è stato un centro popolato e importante, custode di tradizioni e propulsore di cultura. Nel cuore della Rabatana si trova la Chiesa di Santa Maria Maggiore, risalente al X-XI secolo, ristrutturata nella prima metà del secolo XVII in stile barocco, conserva la facciata quattrocentesca. La chiesa ospita un ammirevole trittico della scuola napoletana di Giotto (XIV sec.).

ITINERARIO

I luoghi di culto mariano nel Metapontino

VISITE A CURA DI

Apprendisti Ciceroni ITSET “M. Capitolo” Tursi


Convento di San Francesco d’Assisi


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Delegazione FAI Jonica

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Sabato: 09:00 – 13:00 – 15:00 – 19:00 (ultimo ingresso 18:30)

Domenica: 09:00 – 13:00 – 15:00 – 19:00 (ultimo ingresso 18:30)

Attenzione: in caso di grande affluenza gli ingressi potrebbero essere sospesi prima dell’orario di chiusura indicato

Contributo suggerito a partire da: € 3,00

Il convento di San Francesco d’Assisi, dell’Ordine dei Frati Minori Osservanti, risale alla prima metà del XV secolo, più precisamente al 1441, sito sulla collina omonima domina sul rione sottostante, Santi Quaranta. Nel Seicento divenne seminario di tutte le arti liberali. Sin dalla sua fondazione aveva accolto un noviziato, un professorato ed uno studio di filosofia. Nel 1609 la struttura venne ampliata e arricchita con una biblioteca, molto famosa a quei tempi. Nel XIX secolo i frati cominciarono a diminuire, fino a quando nel 1894 il convento venne adibito a cimitero. Nel 1914 venne definitamente chiuso tranne la chiesetta interna che fu comunque utilizzata fino agli anni cinquanta. Recentemente, con opere di ristrutturazione e riqualificazione del monumento, all’interno della chiesetta, si sono rinvenute alcune antiche pitture. Una di queste pitture porta come data 1377 e ciò fa supporre che la chiesa sia stata costruita circa cento anni prima, nella prima metà del XIV sec.

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Casa Pierro e i luoghi della poesia Pierrana

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Sabato: 09:00 – 13:00 – 15:00 – 19:00 (ultimo ingresso 18:30)

Domenica: 09:00 – 13:00 – 15:00 – 19:00 (ultimo ingresso 18:30)

Attenzione: in caso di grande affluenza gli ingressi potrebbero essere sospesi prima dell’orario di chiusura indicato

Contributo suggerito a partire da: € 3,00

L’itinerario ripercorre i luoghi di ispirazione del poeta lucano Albino Pierro, tra cui l’abitazione del poeta che è collocata nel centro storico del rione di San Filippo in piazza Plebiscito. Il palazzo è denominato “’U Paazze” dal poeta. Dopo la morte di Pierro i piani superiori del palazzo sono stati adibiti a biblioteca Pierro, dove vengono custoditi molti libri appartenuti al poeta e molte sue opere. Oggi il palazzo Pierro e l’annessa biblioteca sono meta di turisti e studiosi italiani e stranieri.

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