La Fondazione S. Matteo in udienza dal Papa

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Sabato 3 febbraio 2018 si è tenuta un’udienza privata dinanzi a Papa Francesco riservata alla Consulta Nazionale Antiusura “Giovanni Paolo II” e ai componenti dei Consigli Direttivi delle Fondazioni, inclusa una rappresentanza dei volontari che si occupano di prevenzione in materia di usura. All’udienza Pontificia ha partecipato con entusiasmo anche una delegazione della Fondazione S.Matteo Apostolo con sede a Cassano Allo Ionio, rappresentata dal Presidente Dott. Francesco Marzano accompagnato dalle volontarie dello sportello di ascolto di Trebisacce: la dott.ssa Adduci e la dott.ssa Marino. Nell’immaginario collettivo di ogni cristiano vi è un sogno prevalente, cioè quello di incontrare almeno una volta nella vita il Pontefice. Grazie alla Fondazione S.Matteo questo sogno per le due volontarie è divenuto realtà. Infatti Papa Francesco, in questa occasione, ha stretto la mano ad ognuno dei presenti alla consulta, tra cui anche alle nostre volontarie ed al Presidente della S.Matteo. “Si è trattato di un momento carico di un’emozione indescrivibile che serberemo nel nostro cuore e nella nostra anima per tutta la vita”, hanno affermato le volontarie. L’Udienza si è tenuta alle ore 12,00 nella Sala Clementina del Palazzo Apostolico. Durante la stessa il Pontefice ha affermato con vigore: ”L’usura è un peccato grave, uccide la vita, calpesta la dignità delle persone, è veicolo di corruzione e ostacola il bene comune, indebolisce anche le fondamenta sociali ed economiche di un Paese”. Nessuno Stato, infatti, può programmare “una seria ripresa economica” con tanti poveri, tante famiglie indebitate, tante vittime di gravi reati e tante persone corrotte”. In conclusione, che ben vengano istituzioni e associazioni che si occupano di valorizzare la dignità della persona umana. Ogni cristiano è chiamato ad agire in base alle proprie risorse e possibilità. Ricordiamo a questo proposito le parole di Gesù riportate nel vangelo di Matteo 25,40:”Ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me”. Chi sono i suoi fratelli più piccoli? Sono certamente tutti gli uomini ,cristiani o meno, che si trovano in uno stato di necessità o in difficoltà. Indigenti e sofferenti che implorano il nostro aiuto e che possiamo sostenere con la nostra solidarietà . E come ha affermato più volte all’Angelus Papa Francesco:”Davanti ai poveri non restiamo indifferenti”.

Eliana Fabiano

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