Confesercenti: nel 2017 sono nate 1.237 imprese under 30

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I dati del Centro Studi Confesercenti su rielaborazione del rapporto Camera di Commercio di Milano sulle imprese under 30 nate in Basilicata nel 2017 sono incoraggianti per i nostri giovani e costringono a rimettere in gioco il preconcetto che vede i nostri under 30 con le braccia conserte in attesa dell’aiutino per il posto fisso. E’ il commento del presidente di Confesercenti Potenza Giorgio Lamorgese, anche lui “simbolo” di una nuova generazione di piccoli imprenditori.

Secondo il Centro Studi Confesercenti nel 2017 complessivamente nella nostra regione sono nate 1.237 imprese under 30 di cui 793 in provincia di Potenza con 2.180 dipendenti che rappresentano il 36,4% dell’universo imprenditoriale del Potentino e 444 in provincia di Matera con 1.296 dipende e con una quota del 34,3% del totale nuove matricole alla Camera di Commercio.

Quanto ai settori, subito dopo l’agricoltura con 255 imprese a Potenza e 152 a Matera, è il commercio il comparto – evidenzia Lamorgese – di maggiore appeal tra i giovani con 137 imprese a Potenza e 63 a Matera a cui si aggiungono 32 imprese a Pz e 21 a Mt nei settori alloggio-ristorazione. Altre attività preferite dai giovani neoimprenditori lucani: costruzioni (35 a Pz e 24 a Mt), attività professionali (12 a Pz e 7 a Mt), attività finanziarie e assicurative (12 a Pz e 6 a Mt).

Per avere un’idea complessiva, lo scorso anno sono nate circa 300 imprese giovanili al giorno lungo tutta la penisola. In tutto fanno circa 110mila, pari al 30,5 per cento di tutte le imprese iscritte nel 2017.

Dunque – sottolinea il presidente Confesercenti – chi l’ha detto che i giovani vogliono soltanto fuggire dai capoluoghi e dai comuni? C’è una buona fetta di loro che ancora si mette in gioco, decidendo di restare. Senza nulla togliere al problema della ‘fuga dei cervelli’, che anzi è quanto mai urgente affrontare con riforme radicali che vanno dall’Università al mercato del lavoro, i dati sono un inno all’imprenditoria che nasce e cresce in casa. Non si sottovaluti che la schiera dei giovani che fanno impresa in Italia supera quella dei partenti: Stando agli ultimi dati Istat disponibili nel 2016, sono stati circa 61mila i giovani emigrati, tra 18 e 39 anni, che hanno trasferito la propria residenza all’estero, mentre si contano circa 114mila imprese giovanili (18 – 34 anni) che hanno aperto un’attività in proprio nel 2016.

Il problema riguarda comunque – dice Lamorgese – la necessità di fornire assistenza tecnica e consulenza ai giovani imprenditori per affrontare con lo stesso coraggio le difficoltà di mercati e credito. Con l’auspicio che le misure messe in campo con il Programma “Resto al Sud” incoraggino ad avviare sempre più imprese under 30.

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1 Commento

  1. Quante ne sono morte, chiuse x tasse le aziende hanno un socio al 60 x cento che nn da niente.e un calcolo del cavolo.

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