CONFARTIGIANATO: PROPOSTE PER USCIRE DA CRISI SETTORE EDILE

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Sono soprattutto i comparti dell’edilizia, dell’impiantistica, dell’installazione e della progettazione (compresi i servizi) a registrare lo stato di maggiore sofferenza per le imprese artigiane che nel 2017 sono diminuite nella nostra regione complessivamente di 581 unità di cui 210 solo nel comparto edile (134 imprese in lavori specializzati). A riferirlo è Rosa Gentile, dirigente regionale e nazionale di Confartigianato.

Secondo i dati del Centro Studi Confartigianato su rielaborazione dei dati Unioncamere nazionale-Movimprese, le imprese artigiane attive al 31 dicembre 2017 sono in totale 10.378 di cui 3.443 in provincia di Matera; le nuove iscrizioni lo scorso anno sono state 480 (39 nel Materano) e le cancellazioni 581 (44 nel Materano). Dal giugno del 2009 allo stesso mese del 2017, la diminuzione in Basilicata è stata del 13,5%.

“L’incertezza non fa altro che rallentare la ripresa di un settore costantemente in balìa della ‘libera interpretazione delle leggi’ e di attacchi, il più delle volte, gratuiti e ingiustificati”, ha poi affermato Gentile. “È una situazione pericolosamente squilibrata che si protrae ormai da quasi 10 anni – continua – e le analisi confermano come le imprese non siano state messe in grado di sfruttare le importanti opportunità legate alla riqualificazione degli edifici e al risparmio energetico ovvero la rigenerazione energetica e statica del patrimonio esistente, per migliorare non solo la qualità e le prestazioni degli edifici ma anche per scongiurare i rischi crescenti per le persone e il territorio legati ai cambiamenti climatici””, ha poi concluso Gentile.

Sono 2.771.000 – secondo un’analisi di Confartigianato sull’utilizzo degli incentivi fiscali per le ristrutturazioni edili e il risparmio energetico – i proprietari di immobili intenzionati ad effettuare nei prossimi 12 mesi un intervento di manutenzione sulla propria abitazione. Tra ottobre 2010 e luglio 2017 le famiglie italiane hanno speso 169,1 miliardi, pari ad una media di 24,7 miliardi l’anno, per ristrutturare casa e per renderla più efficiente dal punto di vista energetico. La spesa rilevata nei dodici mesi tra giugno 2016 e luglio 2017 è aumentata dello 0,6% su base annua.

Da Confartigianato arrivano le prime “ispirazioni” relative alla possibilità di far ripartire il comparto edile. Sarebbe necessario, infatti, iniziare dalla riqualificazione, che dovrà essere non solo presente a livello generale ma dovrà coinvolgere anche la parte energetica del patrimonio in essere. Proprio l’efficientamento energetico sarebbe la strada da percorrere non solo allo scopo di aiutare il comparto edile, ma anche di sviluppare imprese che possano essere competitive e che inquinino di meno. Ovviamente, per superare la crisi del comparto edile, sempre secondo Confartigianato, sarà necessario il supporto anche delle istituzioni.

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