Peace Women Singing/Matera Mater Melodiae

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Si terrà sabato 18 Novembre 2017 alle ore 11 presso Palazzo Lanfranchi – Matera la presentazione delle attività del progetto internazionale di canto/teatro e comunità

Peace Women Singing/Matera Mater Melodiae

a cura delle associazioni in rete Talìa Teatro di Matera , Nuova Atlantide Teatro e Carrozzerie Cinematografiche e Teatrali di Potenza, promosso da Ufficio Sistemi Culturali e Turistici – Regione Basilicata.

Alla presenza di Patrizia Minardi, Dirigente Ufficio Sistemi Culturali e Turistici – Regione Basilicata, l’artista lucana Caterina Pontrandolfo che ha progettato e diretto le attività, Antonio Montemurro direttore Teatro Talìa di Matera, si procederà alla presentazione delle attività realizzate e di quelle poste in essere nel mese di Novembre. Saranno presenti le attrici e attori del Laboratorio Matera Mater Melodiae, Eustachio Di Cecca, i musicisti, mentre sarà possibile visionare le foto di Andrea Semplici.

Alla presenza degli organi di informazione, verrà presentato il vasto programmo che interesserà le serate del 24, 25, 26 Novembre, quando i oggetti costituendi la rete daranno vita a tre giorni di canto, teatro, tradizione orale, conversazioni, performance, laboratori, dalle 19.00, sino alle 22.00. Si tratta di un sforzo organizzativo che ha consentito di costruire virtuose sinergie fra soggetti istituzionali, operatori culturali, artisti, interessati alla costruzione di una narrazione suggestiva, ed a tratti dimenticata, dell’antropologia del territorio, portata in scena con il linguaggio della oralità, della riflessione, del teatro.

“Proseguiamo questo progetto che è il frutto della valorizzazione del patrimonio immateriale della Regione Basilicata; con le attività poste in essere  – ha dichiarato Patrizia Minardi, Dirigente Ufficio Sistemi culturali e turistici della Regione Basilicata –  ed attraverso il recupero della tradizione orale tramandata dai nostri nonni, si sta procedendo alla costruzione di un percorso di valorizzazione del patrimonio antropologico. Mater melodiae rappresenta quindi lo spettacolo, reso fruibile grazie alla ricerca antropologica condotta, e basata su interviste di anziani, la vera memoria sonora dei nostri territori che oggi, grazie a questo spettacolo , possono ancora risuonare nelle nostre piazze e tra i Sassi di Matera

Nella prima giornata, il 24 Novembre, le attività prevedono un fitto programma, con percorso teatrale e musicale, intitolato “La Brunettella. Fiaba dell’anima antica della città”, scritto e diretto da Caterina Pontrandolfo. Dalla Chiesa del Santo Spirito, in Piazza Vittorio Veneto, il percorso teatrale giungerà fino a Palazzo Bernardini – Ferraù, giungendo infine nella Chiesa di San Pietro Barisano.

Il 25 Novembre, dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 14.30 alle 18.00, presso la Fondazione Sassi, Via San Giovanni Vecchio 24/27 – Sasso Barisano, si terranno le Conversazioni e Performance/Il canto come cura del contemporaneo, con la partecipazione di Giuseppina Colicci, Patrizia del Puente, Eustachio Di Cecca, Cristina di Lagopesole, Vincenzo Esposito, Anita Ianniello, Laboratorio Matera Mater Melodiae, Silvia Lacertosa, Luigi Maria Lombardi Satriani, Patrizia Minardi, Ferdinando Mirizzi, Antonio Montemurro, Caterina Pontrandolfo, Vincenzo Scalcione, Rosa Zaragoza.

Infine Domenica 26 Novembre dalle 10 alle 14.00, avrà luogo il Temporary Space Matera Mater Melodiae, in Via San Giovanni Vecchio 114; un Laboratorio di canto “Mi propia voz”, condotto dall’artista spagnola Rosa Zaragoza.

“La mia idea il canto di tradizione orale oggi deve essere agito in una scena che non può essere solo musicale. Deve essere “raccontato” e “ricollocato”. Sia le melodie che i testi dei canti – ha dichiarato l’artista lucana, Direttrice artistica del progetto, Caterina Pontrandolfo – devono essere considerati tracce giunte fino a noi, come i primi segni di scrittura agli albori della civiltà. Il musicista/la musicista che si occupa di tradizione orale deve essere oggi prima di tutto consapevole che non sta facendo un “recupero” (quello è già stato fatto e continua a farlo l’etno-musicologia), ma sta raccontando la storia di un’antica civiltà orale, da cui tutto sommato ci dividono pochi anni, rispetto ai millenni. Avendo affidato tutto alla scrittura, noi oggi non percepiamo bene quanto questa cultura del canto ci manchi”.

Ad oggi, le fasi del progetto hanno visito la produzione filmica di un vasto reportage sulla trazione orale lucana, procedendo alla raccolta di testimonianze orali sulla vita nell’antica città dei Sassi, incontri con storici e antropologi e la realizzazione di numerosi laboratori teatrali.

Si ricorda che Peace Women Singing/Matera Mater Melodiae di Caterina Pontrandolfo è collegato inoltre al progetto d’arte contemporanea Oltrepassi 201 dell’ artista Maria Cristina Ballestracci (www.oltrepassi201.com)

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