On. Latronico (DI) scrive ad Anas su variante Nova Siri

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“Mi preme richiamare ancora una volta  la sua attenzione sullo stato di realizzazione dei lavori della variante della strada  statale 106 a Nova Siri (MT), un  progetto approvato nel lontano 2009 e non ancora completato.  Pendono sul progetto riserve iscritte dall’impresa appaltatrice per un importo di 16 milioni di euro a fronte di 45 milioni di euro di lavori liquidati; risorse finanziarie peraltro non disponibili se non si risolvono le problematiche afferenti le riserve medesime. Mentre non risultano realizzate una serie di opere incluse nel progetto originario: riqualificazione idraulica del torrente San Nicola con la realizzazione di un tratto di strada arginale nella sinistra idraulica del torrente; la realizzazione di tre rotatorie per la razionalizzazione dei flussi di traffico sulla strada provinciale ex ss104;  sulla strada provinciale Trisaia e sulla strada provinciale Laccata”. Così scrive l’on. Cosimo Latronico (Direzione Italia), in una lettera al presidente dell’Anas, Gianni Vittorio Armani.  “Non risultano ancora realizzate le opere di compensazione accordate al Comune di Nova Siri,   sia il collegamento di viale delle Libertà alla vecchia sede della ss 106 ( via Eraclea ); che l’attraversamento del torrente San Nicola per assicurare il raccordo tra la viabilità intercomunale ed il regio tratturo, servendo un vasto comprensorio agri/turistico ricadente nei comuni di Nova Siri e Rocca Imperiale, nel Cosentino. Appaiono del tutto carenti ed incompleti gli interventi di riqualificazione della vecchia ss 106 e tutto il sistema del verde ( privo di impianti di irrigazione ). In sintesi le aree di ingresso a Nova Siri marina contigue  agli svincoli ed alle strade complanari  andrebbero sottoposte ad un generale intervento di riqualificazione ambientale.  Essendo trascorsi 9 anni dall’avvio del progetto della variante Nova Siri – conclude Latronico –  sarebbe il caso che si assumano tutti gli atti necessari per concludere tutte le opere e renderle funzionali ed accettabili sotto il profilo ambientale”.

Roma 14 novembre  2017

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