favole&TAmburi, la decima stagione: dal 12 novembre al TaTÀ di Taranto

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dal 12 novembre al 18 marzo 2018, al TaTÀ di Taranto

favole&TAmburi

la decima stagione della rassegna domenicale di teatro ragazzi

favole&TAmburi compie dieci anni. Torna dal 12 novembre al 18 marzo 2018, la rassegna domenicale del Crest dedicata a bambini e famiglie con dieci spettacoli alle ore 18 al TaTÀ di Taranto. Dieci anni che avranno visto passare sul palcoscenico del quartiere Tamburi le migliori compagnie nazionali di teatro ragazzi, 100 spettacoli che avranno strappato sorrisi, risate e qualche lacrimuccia a migliaia di bambini, che avranno regalato a genitori e nonni 100 ore da condividere con i loro piccoli le emozioni del teatro. Per la stagione numero dieci, gli spettacoli ospitati narrano fiabe e storie, pescando sia tra quelle più note (Bella e Bestia, Cappuccetto Rosso, Biancaneve, Pinocchio) sia in un repertorio aperto ad altre culture (Il fiore azzurro) o alla fiaba musicale (Schiaccianoci Swing), così come saranno variegate le tecniche teatrali di racconto che impegneranno attori, ma anche burattini e pupazzi, musicisti e immagini digitali. Sempre nel segno della qualità, che ha reso la nostra rassegna, magari imitata, ma mai eguagliata. Il costo dell’abbonamento è – invariabilmente da dieci anni – di 50 euro (dieci spettacoli), del biglietto 6 euro. La campagna abbonamenti avrà inizio il 27 ottobre, per concludersi domenica 12 novembre, direttamente al botteghino dell’auditorium di via Deledda, dal lunedì al venerdì (ore 10-13), mercoledì e venerdì (ore 16-19). Info: 099.4725780.

Aprirà la rassegna, il 12 novembre, la Compagnia Burambò (Foggia) con “Il fiore azzurro” di e con Daria Paoletta. Il protagonista di questa storia della tradizione orale zigana è Tzigo, un bambino che si mette in cammino alla ricerca della felicità e della fortuna. Attraversa boschi, villaggi e incontra animali magici che lo aiuteranno ad affrontare la terribile strega Muma Padurii.  Vincitore del premio In-Box Verde 2017. Seguirà, il 26 novembre, la Compagnia Granteatrino (Bari) con “Giocapinocchio”, diretto da Paolo Comentale. Un tributo al burattino più celebre del mondo. Il punto di partenza è il “Pinocchio” edito dalla Nuages arricchito dalle splendide immagini di Emanuele Luzzati che, per l’occasione, ha sfoderato tutta la sua poliedrica abilità di scenografo-illustratore. Il senso del lavoro è recuperare l’essenza del lavoro di Collodi. Ultimo titolo del 2017, il 10 dicembre, sarà “Schiaccianoci Swing” della Bottega degli Apocrifi (Manfredonia, FG), liberamente ispirato a Hoffmann e a Tchaikovsky e al mondo dello “Schiaccianoci”, per la regia di Cosimo Severo e gli arrangiamenti musicali di Fabio Trimigno. La più celebre fiaba di Hoffmann si trasforma in un concerto teatrale dedicato ai più piccoli e viene custodita da musicisti/giocattolo capaci di credere ai sogni fino a farli diventare veri.

Per festeggiare la Befana, sabato 6 gennaio, il Teatro delle Forche ((Massafra, TA) proporrà “Cappuccetto Rosso” di Carlo Formigoni. La storia non ha certo bisogno di essere presentata, data l’enorme popolarità di cui gode. Servendosi di un allestimento sobrio ed essenziale, da album dei bambini, lo spettacolo si arricchisce della creatività dell’attore e della partecipazione dello spettatore. Il 21 gennaio sarà la volta di Tib Teatro (Belluno) con “C’era 2 volte 1 cuore” di Daniela Nicosia. Due bimbi aspettano di nascere, aspettano con fiducia e immaginano il mondo che sarà. Lo creano sotto gli occhi degli spettatori: la fioritura improvvisa di un albero di pesco; la luna, grande come una barca, dalla quale lasciarsi trasportare; una valigia da cui gemmano rose e farfalle. Il 4 febbraio Giallo Mare Minimal Teatro (Empoli, FI) metterà in scena “Cappuccetto e la nonna” di Vania Pucci e Lucio Diana. Una versione della fiaba che vede in primo piano la nonna all’apparenza innocua, gentile, lenta, sbadata, ma invece molto agile e furba, una cacciatrice di lupi, una wondernonna. La scenografia si svela di volta in volta, e in diretta: un’artista disegna intorno alla nonna con la lavagna luminosa. Il 18 febbraio Stivalaccio Teatro (Scorzè, VE) rappresenterà “La bella e la bestia” di Marco Zoppello. Un fitto bosco di alberi alti e scuri nasconde un bellissimo castello dal quale si scorge una fanciulla. Lei è Bella. Così bella che tutti la chiamano soltanto: Bella. Ma il castello non è certo il suo, è di Lui. No, non del Principe, ma della Bestia, che non è cattivo, incivile, maleducato, stupido, è semplicemente… Bestia.

A grande richiesta, il 25 febbraio il Crest (Taranto) riproporrà “Biancaneve, la vera storia” di Michelangelo Campanale. Cucciolo, il più piccolo dei sette fratelli-nani, racconta la storia della bellissima ragazzina che provò a fargli da mamma, una bambina così dolce e tanto sola, con una mamma così vanitosa da preferirle la compagnia di uno specchio. E sempre i padroni di casa del Crest, il 4 marzo, presenteranno in anteprima regionale “Come un brutto anatroccolo” di Sandra Novellino e Delia De Marco. Un piccolo anatroccolo, nato più grosso e più alto dei suoi fratelli, accetta il suo destino di “brutto”, senza nascondersi, anzi lasciando le ali protettrici di mamma anatra e avviandosi per il suo solitario viaggio di conoscenza del mondo e dei suoi abitanti. Chiuderà la rassegna, il 18 marzo, Proscenio Teatro (Porto San Giorgio, FM) con “Punto e punta” di Marco Renzi. La vera, incredibile e mai prima d’ora raccontata, storia del mondo. Cronache di linee curiose che incastrandosi vanno a formare delle inaspettate figure geometriche, che a loro volta, mosse da irrefrenabile attrazione, si compongono disegnando il mondo delle origini, quello in bianco e nero.

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