Bullismo e Cyberbullismo: da oggi giornate a Policoro con studenti

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Da oggi sino a venerdì 19 ottobre l’associazione OrtoSociale, insieme alla CIA e l’AGIA di Basilicata e con il contributo della Presidenza del Consiglio Regionale, saranno a Policoro per parlare di Bullismo e Cyberbullismo con i ragazzi dell’Istituto Giovanni Paolo II –Policoro. Le giornate si caratterizzano con lo slogan: “ un albero a scuola per dire NO AL BULLISMO”.  Con la psicologa Antonella Magno e piantare un albero di ulivo insieme alla biologa Denise Manolio nel cortile dell’Istituto Giovanni Paolo II. Presenti durante le giornate anche Rudy Marranchelli – Presidente AGIA Basilicata; Nicola Serio Presidente CIA Basilicata; Teresa Carretta – Consigliere Comunale con delega all’Istruzione; Maria Carmela Stigliano – Dirigente I.C. Giovanni Paolo II.

L’iniziativa, rivolta alle classi delle scuole primarie, nasce al fine di sviluppare e stimolare “azioni didattiche” innovative, orientate a prevenire il fenomeno del bullismo mediante percorsi educativi finalizzati al miglioramento della stima di sé e degli altri e allo sviluppo di un comportamento responsabile, cosciente e consapevole anche in un ambiente scolastico non tradizionale “il giardino”. Sviluppare negli studenti capacità critiche sulle dinamiche di gruppo e sulla diffusione del senso di appartenenza ad una comunità.

Perchè piantare un Albero ? Coltivare – sottolineano CIA ed AGIA – è il gesto più antico, forse il primo che ha consentito di parlare di civiltà. Piantare e custodire un albero a scuola è coltivare prima di tutto dei saperi. Saperi che hanno a che fare con i gesti, con un apprendimento esperienziale che le generazioni più giovani non sempre hanno modo di sperimentare. Coltivare a scuola è un modo per imparare. Imparare a conoscere il proprio territorio, il funzionamento di una comunità, l’importanza dei beni collettivi e dei saperi altrui. “Imparare facendo”, sviluppare la manualità e il rapporto reale e pratico con gli elementi naturali e ambientali, sviluppare il concetto del “prendersi cura di”, imparare ad aspettare, cogliere il concetto di diversità, lavorare in gruppo, questi gli obiettivi che si vogliono raggiungere perché a scuola si coltiva il futuro.

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