Matera 2019, inaugurata presso l’American Academy in Rome la mostra “Matera Imagined/Matera Immaginata”

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La mostra farà tappa a Matera, dal 7 dicembre 2017 al 4 febbraio 2018, presso Palazzo Lanfranchi

È stata inaugurata il 12 settembre presso l’American Academy a Roma, la mostra Matera Imagined/Matera Immaginata: Photography and a Southern Italian Town, curata da Lindsay Harris e realizzata grazie al supporto della Fondazione Matera Basilicata 2019.

Con oltre 40 fotografie realizzate da alcuni dei più grandi fotografi nel corso degli ultimi 70 anni (David Seymour, Henri Cartier-Bresson, Marjory Collins, Esther Bubley, Dan Weiner, Piergiorgio Branzi, Fosco Maraini, Mario Carbone, Augusto Viggiano, Emmet Gowin, Mario Cresci, Luigi Ghirri, Carrie Mae Weems, l’architetto Yasmin Vobis, lo studioso Joseph Williams) la mostra presenta con un percorso unico e inedito l’evoluzione dell’immagine della città.  Dalla sua identità del passato – quella apparentemente immobile e dalla “tragica bellezza” narrata da Carlo Levi in Cristo si è fermato ad Eboli – fino al suo nuovo ruolo di riferimento culturale e di modello dell’eredità mediterranea, Matera ha sempre avuto uno stretto legame con la fotografia. La mostra è parte del tema “New Work in the Arts & Humanities: East and West”, promosso dall’American Academy in Rome per la stagione 2017-2018 attraverso un ciclo di appuntamenti per individuare nuove modalità per inquadrare il complesso rapporto tra Oriente e Occidente, attraverso il punto di vista di diverse discipline.

All’inaugurazione della mostra sono intervenuti il Direttore dell’American Academy in Rome, John Ochsendorf, la Presidente e il Direttore della Fondazione Matera Basilicata 2019, Aurelia Sole e Paolo Verri, e la curatrice della mostra Lindsay Harris, Andrew W. Mellon Professor of the Humanities presso l’American Academy in Rome. Ospite d’onore della conferenza inaugurale è stata la scrittrice Dacia Maraini, di recente accolta a Matera in occasione della Festa di Radio 3 “Materadio”, che ha raccontato la bellezza e unicità della città dei Sassi, dove «viscerale è il legame tra uomini e pietre e dove le persone si sentono davvero a casa». «La cultura – ha detto la Maraini al termine del suo racconto – ha il compito di creare unione, scambi e intrecci, svolgendo al contempo un’azione di resistenza contro le tendenze alla separazione, chiusura e rifiuto sempre più dilaganti oggi».

«È un grande onore quello che riserva a Matera l’Accademia Americana di Roma organizzando una mostra che fa il punto sullo sguardo sulla città da parte dei grandi fotografi del Novecento –  ha sottolineato Aurelia Sole, Presidente della Fondazione Matera Basilicata 2019 -. Il lavoro che ci vede impegnati per offrire a centinaia di migliaia di persone nel 2019 un programma di mostre, spettacoli, incontri, letture, esperienze avrà come tema Open Future: quanto forse di più lontano si possa immaginare rileggendo Carlo Levi e guardando la maggior parte delle foto esposte. Perché questo argomento? Perché la cultura è radice di frutti che necessariamente sono pensati per le generazioni a venire. Matera 2019 è progettata per far nascere in modo consapevole non solo nuovi spazi, ma soprattutto far crescere nuove persone e nuove esperienze, soggetti sperabilmente adeguati alle attese dei fotografi che verranno».

La mostra Matera Imagined/Matera Immaginata: Photography and a Southern Italian Town, visitabile fino al 26 novembre presso la galleria dell’American Academy in Rome (Via Angelo Masina 5), vedrà una seconda tappa a Matera, presso il Museo nazionale d’arte medievale e moderna, Palazzo Lanfranchi dal 7 dicembre 2017 al 4 febbraio 2018, come parte delle iniziative celebrative della città Capitale Europea della Cultura 2019.

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