ASM: NON VERO CHE I TEMPI DI ATTESA A PNEUMOLOGIA SIANO BIBLICI

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Due strutture, una ospedaliera una territoriale, garantiscono visite urgenti in massimo 2 giorni

In ospedale si fanno sono le visite urgenti – Le programmate, presso l’Asm

In relazione alla notizia diffusa oggi secondo cui una visita pneumologica sia possibile solo ad aprile 2019, si precisa quanto segue.La Asm, proprio per accelerare al massimo l’erogazione di prestazioni, ha istituito ben 2 strutture di pneumologia: un reparto ospedaliero al Madonnadelle Grazie e una pneumologia territoriale nella sede di via Montescaglioso a Matera. Nel primo, come è ovvio, vengono curate le criticità che richiedono un ricovero (ed in rarissimi casi le visite programmate), nel secondo, le visite di controllo e le patologie curabili in via ambulatoriale.

I tempi di attesa per le “due” pneumologie rispettano pienamente gli standard regionali: per una visita urgente non differibile (che per legge andrebbe eseguita entro 10 giorni), si aspettano solo 2 giorni per l’ospedale di Matera e 1 solo giorno per la pneumologia territoriale di via Montescaglioso. Per le visite urgenti differibili (che per legge andrebbe fatte entro 30 giorni), si aspettano 20 giorni per l’ospedale e appena 2 per la pneumologia territoriale. Pur con tempi di attesa ridotti al lumicino, l’Azienda ha nei mesi scorsistanziato 150 mila euro per accorciare ulteriormente le liste con visite mediche svolte anche di sabato e di domenica. E per non lasciare nulla di  intentato, sono stati recentemente potenziati gli organici con un ulteriore medico per ciascuna struttura pneumologica. Ma, sia consentito, l’efficienza dell’Asm porta ad un paradossale intasamento del Cup per effetto dell’attrazione di utenti da altre regioni (Puglia e Calabria in primis): più scendono i tempi di attesa nelle strutture sanitarie del Materano, più i cittadini pugliesi e calabresi si accalcano al Cup con richieste di visite mediche anche urgenti che nelle aziende sanitarie di competenza sarebbero evase a distanza di lunghissimo tempo. Ciò perché la legge impone ad ogni ospedale o struttura sanitaria pubblica di accogliere chiunque ne faccia richiesta. Rinviene, che le agende dell’Asm sono piene di prenotazioni di utenti di fuori regione. E ciononostante, i tempi, anche per la pneumologia, sono di gran lunga inferiori agli standard di legge. Senza tema di smentita: 0 (dicasi “zero”) giorni di attesa per una spirometria urgente (e meno urgente) alla pneumologia territoriale di via Montescaglioso a Matera (diretta dalla dott.ssa Matilde Gallo), 2 giorni di attesa sia alla Asm sia in ospedale per una mantoux (screening per la tubercolosi). Con questi numeri, è evidente che la pnuemologiadell’Ospedale di Matera e quela territoriale dell’Asm registrino presenze record di fuori regione. Eppure, i tempi per le urgenze sono praticamente  inesistenti. Per una visita di controllo (per intenderci di chi, a giudizio di un medico, non ha alcuna urgenza di farsi visitare) che secondo gli standard dev’essere fatta entro 90 giorni, alla pneumologia territoriale ne bastano 77. Se però il cittadino, proprio grazie al fatto che l’Asm gli mette a disposizione due pneumologie, pretende di fare la visita di controllo in ospedale, è logico aspettarsi tempi più lunghi. L’Ospedale, ma questo è noto ai più, si occupa prioritariamente di casi urgenti da ricovero. E’ dunque un problema di sensibilità del cittadino e di appropriatezza: i tempi di attesa non dipendono dall’Asm ma da ciò che il medico di famiglia o lo specialista prescrivono: se stacca una ricetta con su scritto “urgente” (inserendo il codice B), la visita l’utente la fa in 1 o 2 giorni al massimo (anziché i 10 previsti dagli standard); se il medico scrive che il caso è urgente ma non troppo (codice D), l’utente aspetterà al massimo 2 giorni (anziché i 30 previsti dagli standard). “I tempi a pneumologia come per tutte le altre specialità mediche -spiega Giovanni Caggiano, coordinatore Asm per il monitoraggio sui tempi di attesa- sono nell’Asm in assoluta linea con gli standard regionali e nazionali e spesso anche al di sotto. Il Direttore Generale Pietro Quinto immancabilmente ogni mattina alle 8 ci richiede la verifica delle agende Cup e se siano o meno rispettati i limiti di legge. Spesso incrementando d’imperio il numero di visite mediche da svolgersi ogni giorno, senza alcun preavviso allo specialista interessato. All’evidente scopo di ridurre sempre di più i tempi di attesa”.

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