PISTICCI – INCORONATA, UNA COLLINA RICCA DI TESORI

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I risultati di quindici anni di scavi presentati dal prof. Mario Denti e dalla sua equipe.

di Giuseppe Coniglio

PISTICCI – Incoronata di Pisticci, quindici lunghi anni di scavi e di appassionate richerche, condotti con professionalità, passione e competenza dal prof. Mario Denti e dalla missione archeologica dell’Università De Haute Bretagne-Rennes 2. I risultati di questa importante esperienza scientifica e storica, che sta offrendo risultati sorprendenti sono stati presentati nel corso di un incontro che si è svolto presso l’auditorium parrocchiale della Chiesa di S. Antonio, promosso da “Enoria Felix” e da un pool di associazioni, con interventi di Barbara Taddei, Giuseppe Coniglio, Dino D’Angella, don Michele Leone, dello stesso Denti e di Carlo Gaudiano che ha trattato dei rapporti tra archeologia e Biologia. L’ambizioso progetto di scavo di Incoronata si inserisce nella più vasta ricerca sul mondo mediterraneo in epoca arcaica, per approfondire le importanti tematiche sui rapporti tra società  e popolazioni diverse e tra vicino oriente ed occidente mediterraneo. E il nodo decisivo di tale processo può essere costituito dalle scelte ideologiche e culturali delle aristocrazie arcaiche mediterranee, impegnate in un complesso processo di acquisizione di modelli provenienti dalla vicina sponda orientale. Un osservatorio privilegiato è dato dalla opportunità di studiare uno tra i più importanti siti del Mediterraneo Occidentale, l’Incoronata di Pisticci, già nel passato oggetto di indagini di insigni studiosi, tra cui Adamesteanu, Orlandini, Carter, De Siena, Castoldi, Incoronata, sulla riva destra del Basento e già sede di un villaggio indigeno dell’Età del Ferro, nel IX sec. A. C., fu poi raggiunta da genti greche di origine insulare-micrasiatica. Comunità estremamente diverse, che si sovrappongono o si integrano, nel rispetto dei ruoli,  dando comunque luogo ad una koinè unica al mondo. Le campagne di scavo hanno cercato di dare risposte esaurienti ad una serie di tematiche alimentando un proficuo dibattito anche sulla fondazione e distruzione della collina. Gli obiettivi finali del progetto Incoronata sono la comprensione della organizzazione topografica dell’insediamento greco dalla I metà del VII sec. A. C.; la sua natura e funzione; i rapporti tra fase indigena e quella greca con eventuali identificazione dei luoghi di culto, fornaci e ateliers di ceramica. Denti ha ancora una volta ribadito che non esitono nessi tra Incoronata e Metaponto e che i greci erano ancora gruppi subalterni quando dominavano Enotri e Khones. Nell’ultima campagna di scavi, sono stati rinvenuti due grandi terrazze monumentali, parte di area artigianale, materilae vario di tipo strutturale, pietre e ciotoli di pavimentazione dell’Età del Ferro, frammenti di recipienti indigeni per versamento del vino. Sulla collina, in definitiva, non c’è nulla di greco. Ma Denti, con grande tenacia e convinzione, è fiducioso nella grande scoperta, per dare alla collina una storia denifiva e più completa.

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