Gravina in Puglia: Una deroga alla normativa vigente, per rendere possibili azioni di rimboschimento

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Una deroga alla normativa vigente, per rendere possibili azioni di rimboschimento. E poi, sotto il profilo della prevenzione, due misure concrete: istituzione di un distaccamento dell’Arif ed utilizzo delle acque reflue di depurazione per ostacolare gli incendi. In aggiunta, modifiche al piano di gestione dell’area boschiva per rendere possibile l’adozione di ulteriori misure.

Offre un quadro chiaro la seduta di giunta comunale svoltasi in mattinata al centro visite del Bosco Difesa Grande, alla presenza dell’assessore regionale all’ambente, Filippo Caracciolo, del dirigente del settore forestazione della Regione, Domenico Campanile, e del funzionario del servizio regionale risorse idriche, Michele Calderoni. All’ordine del giorno, le iniziative da assumere dopo l’incendio doloso che a ridosso del Ferragosto ha ridotto in cenere parte del polmone verde gravinese. Una questione affrontata nel corso della riunione del governo civico, convocata dal sindaco Alesio Valente nel cuore del Bosco. Alla fine, in coda ad oltre un’ora di confronto, la presentazione delle azioni pianificate dal Comune e che saranno oggetto di ulteriori approfondimenti in successivi incontri, il primo dei quali già in calendario per la giornata di giovedì prossimo. «Siamo venuti qui – ha spiegato l’assessore Caracciolo – per tener fede agli impegni presi già nelle ore dell’incendio, ma anche per testimoniare la piena disponibilità della Regione a costruire, insieme al Comune, percorsi virtuosi di fronte ad atti vili, che hanno inferto gravi ferite al territorio». Una violenza rispetto alla quale, come confermato in coro da Valente e Caracciolo, Regione e Comune si costituiranno parte civile in procedimenti giudiziari che dovessero scaturire dalle indagini in corso. Contestualmente, si seguiranno altre strade per riqualificare il Bosco. Tutto messo nero su bianco, nel corpo della delibera adottata dalla giunta di concerto con la Regione. Nello specifico: derogare la legislazione vigente, per poter effettuare operazioni di rimboschimento senza attendere il decorso dei 5 anni previsti per legge. E ancora: istituzione di un distaccamento dell’Arif a Difesa Grande; richiesta di fondi per la revisione del piano di gestione del Bosco e per la redazione del piano di assestamento; risanamento ambientale mediante l’utilizzo delle acque reflue del vicino depuratore comunale. «Si tratta di misure pratiche e possibili», ha confermato l’assessore Caracciolo: «In particolare sulla deroga è in corso un ragionamento che coinvolge l’intero territorio regionale, interessato in più punti dagli incendi estivi». Ha quindi aggiunto l’assessore: «Iniziamo da qui per andare oltre, compatibilmente con le risorse finanziarie disponibili. Punteremo ad accrescere anche il livello di sicurezza, con l’aiuto della tecnologia, ben sapendo che non esiste nulla che possa impedire a mani criminali di poter colpire». Un punto sul quale si è soffermato anche il primo cittadino, richiamando tutte le iniziative di prevenzione messe in campo nei mesi passati, «che hanno consentito di sventare quattro attentati incendiari», lanciando altresì un invito alla città a «non dividersi ma a ricercare unità e sintonia per poter quanto prima restituire alla sua bellezza il nostro Bosco. Dal canto nostro, favoriremo il dialogo ed il confronto con i movimenti e le associazioni come col consiglio comunale e le forze politiche».

Nei prossimi giorni nuovi appuntamenti. Obiettivo: la rinascita di Difesa Grande.

Gravina in Puglia, 18 Settembre 2017

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