INCENDI BOSCHIVI: CON IL SERVIZIO AEREO SI POTEVANO SALVARE CENTINAIA DI ETTARI DI VEGETAZIONE

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L’ultimo incendio in ordine di tempo tra Nova Siri e Rotondella con oltre 120 ettari di macchia mediterranea a cui si aggiungono le altre centinaia di pineta a Metaponto – solo per una stima provvisoria limitata alla fascia metapontina – riporta d’attualità la mancata attivazione del servizio regionale antincendio aereo. La denuncia dell’on. Cosimo Latronico è la conferma più autorevole di cosa si poteva fare prima e non è stato fatto: 6-7 ore di attesa peraltro di un solo elicottero sono troppi. Se fosse stata accolta la proposta di servizio aereo antincendio presentata da Winfly alla Regione Basilicata l’intervento aereo sull’incendio di Nova Siri sarebbe avvenuto dopo una decina di minuti dall’allarme. Dopo le nuove polemiche, è troppo facile mettere il dito nella piaga: ha ragione l’on. Latronico come hanno ragione tutti quei sindaci, da Maratea, ai Comuni del Pollino, costretti a litigare per ottenere un intervento aereo – in media dopo ore – di spegnimento quando la Regione dispone di risorse finanziare per programmare un suo servizio specifico ed autonomo. Il solo elicottero della base di Viggiano si è ampiamente rilevato insufficiente. La proposta Winfly prevedeva dal mese di giugno due basi di velivoli a Pisticci e a Grumento Nova proprio per garantire velocità di interventi evitare quanto è accaduto a Nova Siri e quanto ancora di piu’ grave potrebbe accadere. E poi il servizio di avvistamento e ricognizione incendi doveva essere effettuato con due aeromobili (avvistatore e ricognitore) consentendo di impiegare stabilmente almeno 10 persone per le attività di ricognizione giornaliere. Ulteriore avanzamento di tecnologia è l’utilizzo del drone: i vantaggi del pilotaggio remoto sono virtualmente illimitati e la miniaturizzazione dei sensori utili alle attività di rilevamento rende ”i droni” strumenti di lavoro aereo in grado di svolgere attività che, fino a pochi anni fa, potevano essere operate solo mediante aeromobili ”con pilota a bordo”. Certamente il maggiore coordinamento delle forze da terra –come sostenuto in Prefettura a Potenza – ha la sua importanza ma in questa tremenda stagione di roghi si è accertato che solo gli interventi aerei hanno efficacia sia per lo spegnimento diretto che per l’avvistamento immediato. I buoni risultati raggiunti dalle Regioni – su tutte la Toscana – che si sono dotati di flotta aerea con convenzioni sono significativi di una realtà che vede anche per gli incendi boschivi un’Italia divisa in due. La Regione – l’assessore Braia – hanno sulla coscienza un disastro che come hanno denunciato i geologi adesso rischia di produrre ulteriori danni al territorio con la ripresa di smottamenti e frane, alluvioni nel Metapontino già duramene colpito negli anni passati. Fa bene l’on. Latronico a chiedere un’indagine che possa accertare anche fatti e circostanze per ricostruire l’iter del servizio aereo antincendio avviato il 9 marzo scorso quando il Dipartimento Politiche Agricole e Forestali della Regione promosse l’indagine di mercato per l’impiego di elicotteri per l’attività di antincendio boschivo in regione. Winfly, in qualità di operatore aereo, ha indicato nella struttura aeroportuale di Pisticci la sua base operativa. La Pista Mattei permette un veloce raggiungimento aereo delle aree periferiche dell’intero territorio regionale. Per questa ragione Winfly il 16 marzo scorso ha inviato manifestazione di interesse con una specifica proposta tecnica, con costi decisamente contenuti potendo contare su una struttura già pronta a differenza dei costi per ogni velivolo richiesto; successivamente in data 28 aprile ha sollecitato informazioni sulle procedure avviate e sui tempi senza ottenere alcuna risposta. L’indagine chiesta dal parlamentare di Nova Siri tocca dunque la trasparenza degli atti e soprattutto la regolarità perché siano individuati responsabilità, sottovalutazioni e pressapochismo.

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