CAMERA COMMERCIO BASILICATA: ROSELLA (IDV), è impensabile adesso ripetere le stesse manovre del passato con il “gioco delle poltrone”

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La riduzione degli Enti camerali italiani da 105 a 60 secondo il processo di riorganizzazione già avviato due anni fa con la riforma Madia risponde alla logica della riduzione dei costi della P.A. e degli enti che da noi in Basilicata va colta come possibilità irripetibile per dare direttamente agli imprenditori e non a “politici prestati all’economia” la missione di accompagnare le impese nella delicata fase economica locale, nazionale ed internazionale. A sostenerlo è Angelo Rosella, segretario regionale di Italia dei Valori che aggiunge: è impensabile adesso ripetere le stesse manovre del passato con il “gioco delle poltrone” e quindi pensare a nomine sulla testa delle associazioni e confederazioni di categoria. Il nuovo statuto della Camera unica deve perciò mettere al riparo sia dai giochi di potere che da quelli di cartelli poco chiari tra associazioni, come pure è avvenuto a Potenza con una spaccatura netta tra categorie, superando, specie in questa occasione, i dualismi PotenzaMatera. In proposito mi sembra che – dice Rosella – i termini dell’unificazione sgombrino polemiche tra territori stabilendo la sede legale a Potenza, quella secondaria a Matera e per le due aziende speciali: Forim nel potentino e il Cesp nel materano. Sarebbe un errore imperdonabile attardarsi in polemiche e rivendicazioni di territori tenuto conto delle diffuse difficoltà delle nostre imprese che hanno bisogno soprattutto di servizi in grado di difendersi dalla crisi, con strumenti di credito agevolato, di formazione-aggiornamento, di marketing territoriale e di export. La Camera unica deve perciò fare di più e meglio di quanto hanno fatto i due enti di Potenza e Matera anche per far diventare lo slogan MateraBasilicata 2019 un progetto reale nel senso che sinora non c’è stato un disegno strategico di proiezione a Potenza e in provincia dei benefici di Matera2019.Ci sono poi i titolari di pmi e imprese familiari che si aspettano meno burocrazia, non solo il pagamento di tributi e tasse quanto piuttosto assistenza in ogni passaggio cruciale per la propria impresa e decentramento di servizi nei territori che pagano maggiormente le conseguenze della marginalizzazione.
Secondo IdV per il nuovo centrosinistra a cui guardiamo è un banco di prova che entra a pieno titolo nell’agenda per la definizione del programma di fine legislatura perché va bene la riforma della governance, che anzi deve rapidamente completarsi in tutti i settori, ma con idee chiare su “chi deve fare cosa”. E dopo la piena titolarità del Dipartimento Attività Produttive la Camera di Basilicata può diventarne un braccio tecnico operativo.

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