Incendi: appello Consorzio Turistico Maratea

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Gli operatori turistici di Maratea stanno rivivendo il “dramma” del terribile incendio dell’11 giugno di Monte San Biagio e sono allarmati per quanto sta accadendo con gli incendi di vaste estensioni tra Acquafredda e Cersuta. Ad evidenziarlo è Biagio Salerno, Presidente del Consorzio Turistico Maratea. La nostra – sottolinea a nome di albergatori, ristoratori, titolari di attività e piccole imprese per servizi ai turisti – è una sofferenza lenta e continua che sta avvolgendo la sensibilità e l’attaccamento al nostro territorio. Ci sentiamo forti ma nello stesso tempo deboli nel cercare di voler difendere la nostra terra, la nostra ricchezza. Come si può accettare che un territorio di grande importanza, di grande prestigio e di grandi potenzialità possa subire un attacco così disumano con roghi appiccati ad ogni altezza e come si può pensare ancora oggi all’autocombustione? E’ l’interrogativo di Salerno che aggiunge: l’amore per la propria terra viene calpestato in pochi secondi di efferata crudeltà da menti malate e frustate, peggio se per interessi. La salvaguardia del proprio territorio è un dovere di tutti, come può’ essere che non si colga ancora l’importanza dell’unica risorsa vera di questo paese, la natura. Viviamo sconcertati per quello che sta accadendo nella nostra Regione e in tutta Italia. Non possiamo restare a guardare, ma nello stesso tempo mi chiedo cosa si può fare per scongiurare questo puntuale attacco che ogni anno si ripete. E pensavamo che la tragedia dell’incendio di Monte San Biagio fosse servita da lezione per attivare prima di tutto la prevenzione. Mi chiedo se basterebbe inasprire le pene rendendole più severe. Certamente non possiamo chiudere gli occhi in quanto siamo molto preoccupati per le future generazioni. Di qui il nostro accorato appello alle istituzioni a “raddoppiare” ogni sforzo per difendere sino all’ultima pianta e sino all’ultimo ettaro di vegetazione, accrescendo innanzitutto gli interventi aerei, dotando la nostra regione di una propria flotta aerea, di più squadre da terra, perché il nostro habitat attrattore di turismo non ha prezzo. Poi l’invito ai cittadini a dar prova, mai come in questo caso, di civismo segnalando qualsiasi persona sospetta oltre naturalmente il primo focolaio di incendio.

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