Paesi in Italia a rischio spopolamento? “Il futuro sono i giovani e chi mette insieme pc e agricoltura”

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Il poeta Franco Arminio è l’ideatore del Manifesto di Trevico (Avellino), redatto dalla Casa della Paesologia. L’obiettivo è portare l’attenzione su quelle zone del Paese che rischiano di svuotarsi, complici il calo demografico e il modello industriale del ‘900. “Sia l’arcaico che il digitale offrono moltissime possibilità lavorative. E in più questi luoghi custodiscono tesori” . Proponiamo l’intreccio di poesia e impegno civile: è il suo messaggio. “Abbiamo bisogno di poeti e contadini. Amiamo chi mette insieme il computer e il pero selvatico”. Sono parole del poeta Arminio. Per richiamare l’attenzione sulla questione, gli ‘abitanti’ della Casa della Paesologia hanno avuto anche un’altra idea: un festival La Luna e i calachi – che si svolge ogni estate ad Aliano. “Siamo riusciti a creare un clima giovane – racconta – per noi è importante parlare un linguaggio che avvicini soprattutto i ragazzi”. Ma le cause dello spopolamento hanno un’origine ben più radicata: “Il modello di sviluppo industriale nel ‘900 è stato troppo prepotente – ricorda -, e questo ha sminuito il lavoro delle campagne: chi era contadino negli anni ’70 quasi si vergognava a dirlo”. Ora però tutti stanno prendendo coscienza di questo processo malato”.

Il messaggio del poeta Franco Arminio – è il commento di Rudy Marranchelli, presidente Agia-Cia –  è in perfetta sintonia con la visione di CIA e AGIA, che da sempre parlano di una maggiore integrazione tra agricoltura e cittadini, di fruizione del territorio, della sua cultura, del suo paesaggio, della sua accoglienza.
Di come ogni politica debba occuparsi del territorio “per intero”: urbano e rurale. Maglie sempre più strette tra agricoltura, luoghi e cittadini. Un modo “differente” per affrontare un quadro demografico che “fa paura” (“paesi che rischiano di rimanere inabitati a causa dell’invecchiamento della popolazione”). AGIA Basilicata, come gli “abitanti della Casa della Paesologia” (che vede ad Aliano il luogo di ritrovo di migliaia di giovani per il suo festival), crede che la “chiave di volta” è rappresentata dai tanti giovani che oggi “ritornano alla terra” in modo innovativo e multifunzionale.

Dunque giovani “protagonisti del futuro” in un’agricoltura capace di osare oltre i confini dell’orto,  dalle Fattorie Archeologiche a quelle Sportive, senza farci mancare l’esempio di Rosita Mastrota titolare di un’azienda divisa tra Basilicata (Terranova) e Calabria (San Lorenzo Bellizzi, Cerchiara) che oggi gestisce anche un B&B (Cerchiara) dove gli ospiti possono fare colazione con le sue confetture, vivere il centro storico e seguire percorsi esperienziali all’interno della sua azienda agricola incastonata tra due regioni nel cuore del Parco Pollino. Il coraggio e la voglia di mettersi in gioco dei giovani – dice Marranchelli – non manca (possiamo fornire centinaia di esempi) alla politica il compito di agevolare un percorso sicuramente non facile e “osare” di più, mettendo a fuoco anche le interdipendenze produttive e le connessioni tra imprese e settori, favorendo quello che oggi dimostra essere un progressivo processo di cambiamento dei comportamenti imprenditoriali, capace d’indirizzare verso un vero processo di sviluppo integrato territoriale. E allora la lezione delle parole di Carlo Levi “… nel mondo dei contadini non si entra senza una chiave di magia”.

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