UNA “BUONA CENA D’ESTATE” UNISCE LA PUGLIA ALL’UGANDA

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Volontari, medici e stranieri integrati siedono alla stessa tavola

Con l’intento di raccogliere fondi per la costruzione di un Centro Dialisi e di un Laboratorio di Immunopatologia Renale presso l’Ospedale Universitario di Mbarara (Uganda), la mano lunga del volontariato ha messo in calendario, a partire dalle 20.00 del 12 luglio, presso il Castello Normanno-Svevo a Sannicandro, una “Buona cena d’estate”. La serata, intessuta di vitalità e umanità, sarà curata dallo chef contadino Pietro Zito del ristorante Antichi Sapori di Andria, impegnato in prima persona come volontario in progetti di sostegno umanitario in Uganda, e da altri chef che hanno deciso di sposare l’iniziativa, tra cui Michele Rotondo della Masseria Petrino di Palagianello e i colleghi  Nando Donatore del ristorante  Il Mulino Da Ferdinando, Francesco Clarizio del ristorante Il Nascondiglio,  Giacomo Racanelli del ristorante Aromi Bristot, tutti  di Sannicandro e  i pasticceri Eustachio Sapone della Dolceria  Sapone di Acquaviva delle Fonti e Tonio Grande del Bar Grande Gelateria di Sannicandro di Bari. La cena sarà allietata dalla bella voce di Rossella Racanelli accompagnata dal pianoforte elettrico di Michele Campobasso. L’iniziativa è patrocinata dal Comune di Sannicandro, mentre la missione e il progetto “Uniti per l’Africa” inserito nel più ampio programma di sostegno umanitario Villaggio Puglia di Rwentobo, (Uganda) godono del patrocinio del Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano.

I PROGETTI – L’evento è organizzato dall’associazione Meridians Onlus che ha tra i suoi obiettivi principali proprio la realizzazione di progetti umanitari di assistenza sanitaria in Italia e nel mondo in collaborazione con l’Azienda Ospedaliero-Universitaria “Consorziale Policlinico” di Bari – Ospedale Pediatrico “Giovanni XXIII”, rappresentata dal Direttore Generale Vitangelo Dattoli, dalla Scuola di Medicina dell’Università di Bari, dai Frati Minori della Provincia di San Francesco in Africa, Madagascar & Mauritius. L’idea di puntare su un progetto che avesse come fulcro la dialisi è stato fortemente voluto dal Prof. Loreto Gesualdo, preside della Scuola di Medicina dell’Università di Bari che durante la serata premierà alcuni dei 30 corsisti della International Summer School of Renal Pathology 2017 provenienti da 19 nazioni.

LA SOLIDARIETA’- Chiaro l’intento del banchetto: il ricavato sarà devoluto a sostegno della costruzione del Centro Dialisi e del Laboratorio in terra ugandese, in cui potranno prestare il proprio servizio i sanitari che aderiscono al progetto. Nella periferia africana la salute è solo un privilegio di pochi. Lì molti rifugiati provenienti dal vicino Ruanda trovano asilo, nonostante la povertà dell’area e malgrado la mancanza di acqua e di energia elettrica, di strade asfaltate e difficili da percorrere durante la stagione delle piogge; lì la mortalità per AIDS e malaria raggiunge livelli molto alti. Affinché la salute possa diventare un diritto per un numero sempre maggiore di persone, la costruzione del Centro Sanitario è indispensabile e quanto mai urgente. Alla serata, coordinata dal volontario Mimmo Zonno, impegnato da anni in progetti di lotta alla povertà in Uganda, sarà presente il francescano padre Carmelo Giannone: non mancherà il resoconto di quanto già realizzato in Uganda, dove grazie all’impegno di diverse istituzioni pugliesi è stato realizzato un piccolo insediamento chiamato Villaggio Puglia a Rwentobo, dove sono già attive una Scuola Professionale chiamata proprio Puglia e una Chiesa. Alla cena parteciperanno anche 30 medici stranieri provenienti da 20 Stati, tra cui Egitto, Finlandia, Taiwan e Israele.

LE TESTIMONIANZE – Merekizedeki Nasasira (Merek), 17 anni, ugandese di nascita e pugliese di adozione temporanea che, dopo una sindrome di insufficienza renale cronica diagnosticatagli in Africa, è riuscito a raggiungere Bari per le cure grazie a una comunità-coraggio che ha deciso di regalare al ragazzo una seconda chance, considerata l’impossibilità delle cure in Africa. Grazie ai valori che contano, quelli dell’accoglienza e della cristianità, Merek è arrivato in Italia a dicembre per sottoporsi alle terapie presso l’ospedale “Policlinico – Giovanni XXIII” di Bari, per poi trattenersi in Italia in attesa di trapianto, ospite del cuore grande dei volontari della parrocchia Maria Santissima del Carmine e dell’associazione di volontariato Kirikù e la Strega Povertà di Sannicandro di Bari.

GLI EVENTI COLLATERALI – Il cartellone del 12 luglio è zeppo di eventi collaterali alla cena: durante la serata sarà possibile visitare la mostra fotografica “Restituzione” curata dal fotografo solidale Giuseppe Tricarico di Minervino Murge; in programma anche la presentazione del libro “Riso, banane e cozze” del nefrologo pediatra Mario Giordano che ha partecipato a novembre 2015 alla missione umanitaria in Uganda.

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