DA FIPE-CONFCOMMERCIO “BATTAGLIA” A SAGRE TAROCCATE

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All’inizio della stagione estiva Fipe (Federazione Italiana Pubblici Esercizi) aderente a Confcommercio lancia una “battaglia” a favore della legalità denunciando tutti i numeri dell’abusivismo commerciale: un fenomeno che vede il suo culmine nelle sagre “fasulle” che punteggiano le varie località turistiche e non durante la stagione estiva: sono ben 27.300 per un fatturato complessivo di 558.909.000 euro, secondo i dati dell’Ufficio Studi della Federazione Italiana Pubblici Esercizi. Ma il quadro delle realtà che di fatto esercitano attività di ristorazione a tutti gli effetti senza sottostare ai dovuti vincoli di legge è molto più complesso e tocca falsi punti di ristoro, circoli culturali e sportivo-ricreativi che secondo le più recenti stime fatturano nel complesso 5,2 miliardi di euro.

“Numeri davvero impressionanti – commentano dalla Fipe – che corrispondono ad una perdita di imposte dirette e contributi pari a 710 milioni di euro. Il proliferare incontrollato di queste attività e in particolare delle cosiddette finte sagre, che non promuovono prodotti tipici e non hanno legami con il territorio di riferimento, è un grave danno per l’erario e per tutti quei bar e ristoranti che operano nel pieno rispetto della legalità dando i propri servizi ogni giorno e non solo quando è più conveniente. Auspichiamo che almeno sul tema della regolamentazione e del contrasto dei finti circoli privati il decreto legislativo di riforma del terzo settore ora all’esame delle Camere possa dare un importante contributo di chiarezza”.

“Parlando delle sagre non siamo certamente contrari a queste manifestazioni – precisa Fausto Demare, presidente Confcommercio Potenza  – a patto che le istituzioni diano priorità a quegli eventi enogastronomici con una riconosciuta valenza di tradizione coinvolgendo anzitutto gli operatori del territorio, ad esempio con la possibilità di creare partnership con i ristoranti della zona per proporre menù tipici ad hoc. Del resto abbiamo specie in Val d’Agri due sagre di successo come quelle di Sarconi sul fagiolo e di Moliterno sul canestrato che sono esempi da seguire per il forte apporto all’economia locale e a tutti i soggetti economici locali. Piuttosto – dice ancora Demare – lo abbiamo affermato a Viggiano in occasione di “Fashion stellare: moda, sapori, spettacoli in Val d’Agri” gli itinerari enogastronomici sono forti attrattori di turismo e anche per questo è necessario intensificare il contrasto agli eventi camuffati che prendono solo il nome di prodotti tipici di qualità. Pensiamo invece che gli itinerari turistici alla riscoperta degli antichi sapori dei nostri territori  sono un’opportunità da non sprecare per fare in modo che si conservi il patrimonio delle bio-diversità  per costruire un percorso di natura e gastronomia che serva, soprattutto, a promuovere il turismo ed ad offrire opportunità per tutti i gusti e tutte le esigenze”.

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