SENISE: IDV, NIENTE CONTRAPPOSIZIONE TRA GIOVANI E ANZIANI OPERAI FORESTALI

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L’esclusione di lavoratori over 55 dall’attività di forestazione-antincendio da svolgere nei comuni dell’Area Programma Lagonegrese-Senisese-Pollino ripropone, in tutta la sua drammaticità sociale, la questione della “generazione di mezzo” considerata troppo giovane per andare in pensione e, evidentemente, troppo vecchia per lavorare ancora. Lo sostiene il Circolo di Senise di Italia dei Valori manifestando vicinanza agli operai interessati e sostegno alla mobilitazione decisa dalla Flai-Cgil del Senisese. Siamo di fronte all’ennesimo caso da scongiurare di contrapposizione generazionale che – è scritto nella nota – non è di alcuna utilità, anzi al contrario distoglie dal problema vero della mancanza di lavoro specie nel Senisese, non a caso indicata come l’area a maggiore emergenza occupazione, sia per i giovani che per i meno giovani. Il turn over nella forestazione – sostiene IdV Senise – è sicuramente un provvedimento importante perché per troppo tempo ai giovani non è stata data l’opportunità di lavorare in questo settore che in Basilicata, non dimentichiamolo, ha la stessa importanza dello stabilimento Fca di Melfi. Vanno però individuati strumenti di tutela per gli operai over 55 che hanno acquisito professionalità e competenza in tanti anni e reggono le famiglie su questa attività stagionale. Piuttosto – secondo IdV – l’attenzione politico-istituzionale va diretta all’inadeguatezza dei fondi stanziati che come denunciano i sindacati non sono sufficienti a raggiungere quel monte ore giornate lavorative indispensabile per far scattare i provvedimenti di copertura salariale a cantieri forestali chiusi. Un rischio di penalizzazione che questi lavoratori non devono correre. Bisogna quindi trovare le risorse necessarie e per quanto ci riguarda continuiamo a sostenere la sollecitazione che le cosiddette royalties della Regione Puglia per l’acqua di Monte Cotugno secondo gli accordi sottoscritti tra le due Regioni devono essere riservate a lavori di tutela idraulico-forestale, ampliando la platea degli attuali occupati.

Purtroppo ogni anno – è scritto nella nota – si rinvia l’attuazione del processo di riforma di un comparto strategico sia per la difesa del territorio e per l’occupazione limitandoci a raggiungere l’obiettivo minimo della conferma del numero delle giornate degli anni precedenti. Ci sono inoltre – a parere di IdV – specificità territoriali che hanno bisogno di emergere come quelle dell’area della Val d’Agri che negli ultimi due anni è stata penalizzata a causa dei ritardi dell’inizio dell’attività e che invece necessita di maggiore attenzione per fronteggiare la nota emergenza ambientale legata alle attività del petrolio. Altre specificità si registrano nell’area sud della provincia di Potenza (Senisese-Lagonegrese-Pollino) dove i fenomeni di dissesto sono allarmanti e nel Metapontino dove le alluvioni rappresentano una minaccia costante per gli agricoltori da non sottovalutare.

E’ ancora la sempre invocata nuova governance in grado di attivare le filiere e di ridurre la frammentazione amministrativa di responsabilità oggi esistente che stenta ad affermarsi e nello specifico – sottolinea IdV – l’agenzia agro-forestale da tempo proposta, che renderebbe tutto più velocemente e facilmente realizzabile, concentrando risorse umane e competenze specifiche da impegnare nel corso dell’anno. Contestualmente non è più rinviabile il completo superamento delle Aree programma, attraverso cui, sino ad oggi, si sono gestiti i cantieri con crescenti difficoltà, a volte al limite della sostenibilità.

 

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