Filcams Cgil: No alla reintroduzione dei voucher nel settore terziario e dei servizi

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Pasquale Paolino, segretario Filcams Cgil Potenza: “Le associazioni di categoria che ne invocano il ritorno dei voucher vogliono continuare a sfruttare i lavoratori. Si preoccupino di investire sul personale invece di ridurre il costo del lavoro

 

“Reintrodurre i voucher nel mondo del terziario significa condannare al precariato e allo sfruttamento lavoratori già provati, pagati con buoni di qualche ora ma poi costretti a lavorare con orari full time, senza garanzie. È inaccettabile che proprio da questo mondo vengano lanciate richieste di reintroduzione dei voucher o comunque di lavoro accessorio simile. Le alternative ai voucher ci sono e più volte la Cgil lo ha sottolineato, dal lavoro a chiamata al modello del mini-jobs usato in altri paesi europei. Esistono oltre 40 tipologie di lavoro a cui far riferimento e invocare il vuoto normativo per la reintroduzione dei voucher è solo una scusa per continuare a speculare sui lavoratori e sulla loro dignità”.

È il commento del segretario Filcama Cgil Potenza Pasquale Paolino sulle dichiarazioni di alcune associazioni di categoria lucane impegnate nel commercio e nel terziario sulla reintroduzione dei voucher, tra queste la Federalberghi di Basilicata che ha lanciato l’allarme rispetto alla stagione estiva.

“È dovere di ogni datore di lavoro– dice Paolino – preoccuparsi non solo del fatturato o del risparmio sul costo del lavoro ma dell’investimento che si fa nell’innovazione e che spesso passa proprio dai tanti giovani che operano nel settore. Giovani che vanno tutelati e incoraggiati, garantendo loro un equo compenso e secondo gli strumenti che la legge mette a disposizione.

Reintrodurre i voucher –continua- non solo significa venir meno all’impegno preso con la legge 49 del 20 aprile che li aboliva, specialmente dopo aver di fatto impedito il referendum indetto dalla Cgil, ma significa dare il colpo di grazia a un settore già povero dove, come dimostrano gli ultimi dati Istat, aumentano i contratti a termine, i part-time involontari, tutto ciò che determina una prospettiva di precarietà. Ne consegue un dilagare di bassi redditi e l’aumento delle disuguaglianze, un disagio vissuto soprattutto nei servizi e nel terziario in generale perché si ragiona sempre sulla riduzione del costo del lavoro, delle ore di lavoro e mai sulla validità della risorsa umana, della sua dignità”.

Per questo motivo la Filcams Cgil di Potenza si oppone alla manovra di reintroduzione dei voucher che il governo nazionale sta mettendo in atto, invitandolo a discutere il Parlamento della Carta dei diritti universali del lavoro, che rimette al centro la persona  e riscrive il diritto del lavoro in Italia, facendo anche una nuova proposta di regolamentazione del lavoro accessorio.

“Se ciò non avverrà –conclude Paolino- attiveremo una forte azione di contrasto, in difesa di un settore, quello dei servizi, che si è purtroppo contraddistinto anche in Basilicata per il triste primato di un uso elevatissimo dei voucher  anche in lavori strutturati”.

 

Potenza, 27/5/2017

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