Comizio programmatico: Valente racconta la Gravina del 2022

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Il sindaco scioglie i nodi Unesco e Consip documenti alla mano

Poi rilancia e presenta idee e progetti per dar vita alla città del sorriso

Spunta un’altra voce nella lista dei consensi ricevuti, Alesio Valente, che sabato 27 maggio ha nuovamente riempito piazza della Repubblica di sostenitori e cittadini.

Il sigillo dell’ufficialità al programma “Gravina 2022”, la piattaforma di idee e proposte per la città del futuro, il primo cittadino apre il comizio con un invito alla continuità, “lungo il sentiero del cambiamente, e questo lo si fa cercando di educare la gente al rispetto dell’altro. A cominciare dai più piccoli”. Valente con mano ferma inizia così a tratteggiare quella che definisce “la città del sorriso”: “Intensificheremo i rapporti già stretti con le scuole, con i nostri bambini, affinché tramite le istituzioni possano innamorarsi ancor più della loro città che dovrà essere più accogliente”. Un disegno a colori vividi, che diventa il manifesto di progetti concreti: “Il nostro programma non è altro che questo percorso, fatto di ostacoli da rimuovere e di cose da realizzare. E’ necessario riqualificare ulteriormente la nostra città. A partire dalla manutenzione  delle nostre strade d’ingresso, per arrivare sino al nostro centro storico. Bisognerà intervenire senza progetti faraonici, ma conservando l’autenticità dei luoghi”. Oggetto di riqualificazione anche l’antico quartiere del Piaggio, “per il quale abbiamo già un finanziamento”, e continuando a parlare di riqualificazione del centro storico aggiunge: “Procederemo all’attivazione di altri servizi. Ad esempio, oltre alle telecamere di videosorveglianza già attive, in settimana attiveremo i pilomat e subito dopo il controllo elettronico dei varchi, così da completare il processo di attivazione della Ztl. Faremo in modo, anche attraverso agevolazioni tributarie, di incentivare i proprietari dei locali del centro storico ad alzare le loro serrande. E poi bisognerà dotare questa città di un parcheggio a ridosso del centro storico, bene collegato con quest’ultimo per creare un servizio anche ai residenti”. E qui Valente tiene a precisare: “Gli altri per il parcheggio vogliono abbattere una scuola, la scuola Scacchi. Assurdo no? I servizi vanno aumentati e non sostituiti. Il parcheggio non può sostituire la scuola, ma deve affiancarsi ad essa. Le scuole non si toccano, anzi stiamo facendo un lungo percorso di riqualificazione”.

Strade rurali e urbane, il mercato e poi ancora di volata Valente parla dei poli sportivi: “Riapriremo la palestra di Grottesolagne; dialogheremo col Credito Sportivo in modo che si realizzi un palazzetto dello sport aperto a tutti, indipendentemente dallo sport praticato. Lavoreremo anche sul campetto di via Pozzo Pateo, noto come Punto sport”. E ancora, aree verdi e di sgambettamento per gli animali; rafforzamento dei servizi per le imprese e della connessione internet con la banda larga, l’implementazione “dei collegamenti con i nodi logistici” della Città Metropolitana di Bari. “Continueremo la nostra battaglia per il completamento dell’allargamento della statale 96 per ridurre i tempi di viaggio delle nostre merci. Inoltre ne approfitto per fare un plauso ai nostri imprenditori ed operai, sono degli eroi. Muovono la nostra economia, garantendo il lavoro a tante famiglie”.

Seguono a ruota i temi dell’ambiente, del ripristino degli accessi ai poderi che, “la Regione deve risolvere”; della valorizzazione dei prodotti tipici locali a marchio De.Co e delle produzioni a km zero. Con un moto d’orgoglio, il sindaco uscente riporta inoltre i dati pubblicati dall’agenzia turistica regionale che vede Gravina tra le prime migliori città della Puglia. Valente a questo punto chiarisce e smentisce quanto diffuso, via social network, da alcuni candidati sindaci sulle questioni Unesco e Consip: “Documenti e riscontri sono all’albo pretorio, nelle cronache giornalistiche, nella corrispondenza istituzionale. Basta attaccare, basta fare scongiuri perchè le cose non vadano. Qui c’è gente che addirittura rompe pezzi di città pur di mettere in cattiva luce il sindaco. Se non vi sono simpatico parlate di me, ma lasciate in pace la città”. La serata si avvia così alla conclusione: “Dopo la rilegittimazione popolare, attraverso un mini programma che alcuni definiscono dei cento giorni, vogliamo dare dei segnali forti. In realtà avendo amministrato sappiamo che cento giorni sono davvero pochi. Attiveremo la Consulta dei giovani, riporteremo all’interno del Museo civico tutti i reperti sparsi in altri musei ed infine, daremo spazio ad un’opera simbolica alla quale tutti i gravinesi sono legati: rifaremo la casa di Tarzan in pineta, per riportarla alla luce del passato nonostante le opere che sono già state fatte”.

Applausi, volti distesi, abbracci: la città del sorriso prende forma.

 

Gravina in Puglia, 27 maggio 2017

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