Legge sull’invecchiamento attivo e assegni di cura: Lo Spi Cgil Basilicata chiede un incontro alla Regione Basilicata

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Il Governo ha firmato i provvedimenti su Ape sociale e lavoratori precoci

Approvare la proposta di legge regionale “Promozione e valorizzazione dell’invecchiamento attivo e della solidarietà tra generazioni” già approvata all’unanimità dalla quarta Commissione consigliare regionale per favorire l’integrazione attiva degli anziani nella comunità in cui vivono e fare il punto sulla riapertura degli avvisi pubblici dei Comuni lucani per il programma “Assegno di cura” e programmare le azioni future per le persone non autosufficienti.

Sono le richieste dello Spi Cgil Basilicata al governo regionale, invitato a dare seguito agli impegni assunti sulla questione assistenziale e invecchiamento attivo. In particolare sulla non autosufficienza il sindacato chiede un incontro urgente con la Regione Basilicata per verificare lo stato di avanzamento dei bandi comunali anche alla luce delle nuove norme introdotte a livello nazionale.

Lo Spi Cgil Basilicata ribadisce, inoltre, la propria richiesta di procedere alla ricognizione ed alla regolarizzazione delle case di riposo esistenti sul territorio regionale, dando attuazione al manuale di accreditamento delle strutture pubbliche e private che svolgono attività socio assistenziali, ivi compresa l’applicazione dei contratti nazionali di lavoro per il personale che opera nelle stesse.

E’ necessario, infine, dare attuazione al Protocollo d’intesa sottoscritto nel 2016 tra Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil e Anci Basilicata per migliorare il sistema di welfare territoriale, con particolare attenzione ai servizi e alle politiche rivolte alla popolazione anziana e ai pensionati al fine di dare corpo ai Piani intercomunali dei servizi sociali e socio sanitari e, a partire dai bisogni reali delle persone, costruire e assicurare livelli essenziali delle prestazioni sociali su tutto il territorio regionale.

Intanto, anche se con ritardo, sono stati firmati i decreti sull’anticipazione della pensione, Ape sociale e lavoratori precoci, che saranno pubblicati a breve sulla gazzetta ufficiale e successivamente sarà emanata la circolare INPS per dare attuazione agli stessi. Si consentirà così a migliaia di lavoratrici e lavoratori in condizioni particolarmente difficili di poter anticipare l’età di pensione, senza alcun costo o penalizzazione.

L’Ape sociale o agevolata consente a determinate categorie di lavoratori di anticipare la pensione di vecchiaia a 63 anni  mentre per i lavoratori precoci, e cioè tutti quelli che hanno 12 mesi di contribuzione versata prima del compimento del 19esimo anno, potranno andare in pensione anticipata con 41 anni di contributi se rientrano tra le quattro categorie previste dalla norma.

Le domande per la verifica dei requisiti per chi li matura nel 2017 dovranno essere prodotte all’Inps entro il 15 luglio e avranno validità retroattiva a partire dal 1 maggio 2017.

Il governo nazionale si impegni inoltre, a dare seguito alla seconda fase del confronto con CGIL CISL UIL che dovrà incentrarsi, come previsto dal verbale sottoscritto a settembre 2016, sulla pensione contributiva di garanzia per i giovani, la flessibilità in uscita, il riconoscimento dei lavori di cura, l’aspettativa di vita, la previdenza complementare e la rivalutazione delle pensioni in essere e correggere i vincoli, esistenti in questi primi provvedimenti, eccessivamente penalizzanti per alcune categorie di lavoratoti e che porteranno conseguentemente ad una restrizione delle platee degli aventi diritto alla pensione anticipata.

 

Nicola Allegretti Segretario Generale SPI CGIL Basilicata

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