CYBERBULLISMO, PELLEGRINO-LEMBO (FDI-AN): LEGGE PRIVA DI RISORSE ECONOMICHE ADEGUATE

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“Finalmente l’Italia ha una legge dedicata al cyberbullismo, che rappresenta la nuova frontiera del comportamento vessatorio in internet. La rete garantisce l’anonimato, lo schermo crea distanza fisica e toglie consapevolezza del danno che si sta facendo al compagno di classe; così giovani e giovanissimi (l’età minima è 7 anni) subiscono azioni denigratorie, persecutorie tramite mail, chat, video, foto, social network. Molti non ne parlano con i genitori e gli insegnanti. Nei casi più drammatici alcune Vittime (come Carolina Picchio, Andrea Spezzacatena) arrivano a togliersi la vita e a compiere altri comportamenti autolesionistici.

I giovani connessi con tablet e smartphone sottavalutano i rischi della rete e pertanto occorre formarli all’uso corretto, consapevole e critico della rete. L’attività educativa e formativa in ambito scolastico e familiare è fondamentale.

La legge oggi approvata alla Camera, che ha avuto indubbiamente un iter molto travagliato, in conclusione avrebbe dovuto portare a raggiungere un equilibrio tra le esigenze educative e quelle repressive. Così non è stato perché la delimitazione al solo cyberbullismo dell’ambito di intervento della norma, e conseguentemente anche delle misure educative previste, rischia di indebolire l’efficacia della strategia di prevenzione che si intende perseguire, rinunciando di fatto ad affrontare in una visione unitaria le diverse manifestazioni di un fenomeno che ha le medesime radici nel disagio delle relazioni sociali fra adolescenti, anche se poi in rete si manifesta con caratteri specifici e conseguenze ancor più dannose.

Per tutelare il bene più prezioso – i bambini e gli adolescenti – ci vogliono, inoltre, investimenti economici stabili e le giuste professionalità, mentre l’esiguità delle risorse messe a disposizione rischia di rendere monca la legge e che essi si risolva solo in una enunciazione di buoni propositi.

Tra l’altro, se si attuerà il piano che prevede il solo mantenimento dei compartimenti di Polizia Postale nelle sedi di Corte d’Appello più altre 30 sezioni provinciali, con relativa chiusura di tutti gli altri presidi sul territorio nazionale, si disperderanno le professionalità delle Forze dell’Ordine specializzate in Comunicazioni.

Il provvedimento oggi approvato pertanto in via definitiva alla Camera dei deputati può rappresentare solo un primo passo, ma tanto ancora dovrà essere fatto per combattere culturalmente il fenomeno cyberbullismo.”

Queste le dichiarazioni di Cinzia Pellegrino – Coordinatore Nazionale del Dipartimento tutela Vittime di FdI AN – e dell’avv. Sabina Lembo, responsabile della Sezione del Dipartimento che si occupa di violenza sui minori e cyberbullismo.

Cinzia Pellegrino
Coordinatore Nazionale Dipartimento Tutela Vittime Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale 

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