L’assessore Enzo Acito: Matera non sarà città copertina

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Riprendo gli spunti e le osservazioni di Giovanni Schiuma, sulla visione futura della Città,  che si chiede se il suo destino è relegato a città di immagine senza contenuti di sviluppo che vanno oltre il semplice sfondo dei palcoscenici mediatici.

Condivido l’analisi e le sue preoccupazioni, come condivido che la vera forza della Città è nella sua attrattività e nel suo magnetismo, che non si possono spendere e perdere nei meandri delle immagini di copertina o come sfondo per costose campagne pubblicitarie.

La vera forza della Città, o meglio la vera forza dei Sassi, è nella capacità di trasmettere sferzate di emozioni e di adrenalina creativa che ne fanno un luogo unico nel panorama mondiale.

Ma sarebbe troppo riduttivo limitare questa potenzialità esclusivamente a favore dell’attrazione turistica, a vantaggio esclusivo delle attività ricettive, vista la consapevolezza che l’economia monoculturale della città ha già mostrato, negli anni passati, il fiato corto per le crisi cicliche che l’hanno investito (Valbasento, polo del salotto, industria del mattone).

Serve trovare percorsi di sviluppo economico alternativi ed integrativi rispetto al turismo da bandierina, al turismo che vive della curiosità di visitare la città dopo la valanga mediatica di fiction e pellicole, al turismo che potrebbe subire un flessione   fisiologica dopo il 2019 e che potrebbe innescare sacche di crisi nel tessuto economico generatosi con l’onda corta dell’ attrazione mossa dalla curiosità mediatica.

Le  sferzate di emotività e creatività, il magnetismo che i Sassi riescono a trasmettere costituiscono il valore aggiunto su cui scommettere per  generare una economia che punti alle nuove tecnologie, utilizzando le opportunità che si potranno generare con la fibra ad 1 Gbps estesa sul 70% del territorio comunale, entro la fine del 2018, e con la sperimentazione del 5G che vede Matera prescelta insieme ad altre  quattro città italiane.

Con tali infrastrutture immateriali si potranno sviluppare progetti di ricerca e di innovazione tecnologica,  dove la componente emotiva e le scariche di adrenalina prodotte dai Sassi costituiscono il valore aggiunto che rende altamente possibile   gli  investimenti  nell’ hi-tech.

Il progetto da realizzare, complementare ed integrativo rispetto  al turismo,  è quello di una città che punta anche agli investimenti nelle nuove tecnologie, con l’edificio di S. Rocco, attuale sede dell’Università della Basilicata, destinata a diventare hub per la ricerca e l’innovazione, con altri immobili nei Sassi che potranno diventare sedi di aziende hi-tech con la fibra ad 1Gbps.

La sperimentazione del 5G interessa aziende che, per utilizzare le frequenze assegnate con il bando di prossima scadenza, dovranno necessariamente aprire sedi operative nelle città designate, per cui Matera potrà diventare un luogo di attrazione di aziende altamente tecnologiche.

La visita del G7 non è stata una passerella dei potenti del mondo, è servita a dimostrare che Matera ha anche la vocazione all’innovazione, oltre alle potenzialità per puntare al turismo di qualità,  ed ha anche l’ambizione di puntare al riconoscimento di Zona Economica Speciale (ZES) per poter attrarre investimenti con regimi di fiscalità agevolata.

La sfida delle nuove tecnologie potrà cambiare il futuro economico di un territorio che va oltre il perimetro urbano, a patto che le imprese locali non si lascino sfuggire queste irripetibili opportunità e raccolgano la sfida del futuro.

Solo con il loro diretto coinvolgimento lo sviluppo si coniuga con il lavoro e la crescita economica di questa Città.

                                Enzo Acito

Assessore all’innovazione del comune di Matera

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