PETROLIO E AMBIENTE: I PASSI IN AVANTI DOPO LO SVERSAMENTO AL COVA

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“Il nostro atteggiamento continuerà ad essere di assoluta ed estrema attenzione, attraverso un oculato, costruttivo, rigoroso e continuo monitoraggio in un rapporto molto stretto fra Ministero Ambiente, Ispra, Regione e Arpab e nell’ambito di un fitto colloquio con Eni al tavolo tecnico”. Lo ha detto oggi, il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, nel corso dell’incontro con i giornalisti convocato a Potenza, per illustrare gli esiti della riunione del tavolo ministeriale del 4 maggio scorso, ma anche per fare il punto sulle misure di emergenza messe in atto dopo lo sversamento di greggio che ha portato alla sospensione delle attività del Cova. Presenti alla conferenza stampa – nella sala Verrastro del palazzo della giunta – l’assessore all’Ambiente, Francesco Pietrantuono, il direttore dell’Arpab, Edmondo Iannicelli, dirigenti del Dipartimento regionale all’Ambiente e dell’Agenzia. Oltre ai passi in avanti che sono stati compiuti “nel fronteggiare l’emergenza, tanto da riuscire a contenere e frenare l’inquinamento”, Pittella ha illustrato “la programmazione delle attività di messa in sicurezza previste dal tavolo tecnico di rilievo nazionale”. “L’incontro di oggi – ha sottolineato il governatore – nasce dal nostro bisogno, già esternato in precedenti appuntamenti, di garantire all’opinione pubblica un costante aggiornamento sull’evoluzione della vicenda che ha interessato il Cova e sulle azioni anche significative che la Regione ha messo in campo. In una precedente riunione avevamo enucleato i quattro punti essenziali sui quali avremmo lavorato senza esitazione: la messa in sicurezza rispetto all’urgenza determinatasi alla luce dello sversamento; il piano di caratterizzazione per arrivare alla bonifica; la messa in sicurezza tecnologia dell’intero impianto del Cova; gli aspetti legati all’occupazione. I primi tre punti sono stati già affrontati con Ministero dell’Ambiente ed Ispra; per il quarto punto il dialogo coinvolgerà il Ministero allo sviluppo economico e quello del Lavoro”. Per quanto riguarda la messa in sicurezza dopo lo sversamento, il presidente ha detto che “da una parte l’Arpab sta mettendo in campo controlli continui, e che ad oggi il fiume Agri ed il Pertusillo risultano essere privi di contaminazione; dall’altra Eni ha realizzato una barriera idraulica per evitare contaminazioni tanto a valle quanto a monte. La Regione, allo stesso tempo, insisterà per ottenere l’esame di altre parti del territorio, nello specifico quelle ad Est del Cova, per avere un quadro complessivo della situazione”. Nel ripercorrere gli esiti dell’incontro tecnico di Roma il governatore ha rimarcato l’importanza “della collaborazione con Ispra, che affiancherà la Regione Basilicata in tutte le iniziative di controllo, di monitoraggio e di rivisitazione di Aia che riguardano il Cova e le estrazioni in generale. Questo – ha evidenziato – ci consente di avere una spalla molto qualificata e forte a supporto tanto del Dipartimento quanto di Arpa, che ci permetterà di essere in contraddittorio alla pari con le compagine petrolifere”. Rispetto alla Conferenza di servizio sul piano di caratterizzazione (un nuovo incontro si svolgerà domani a Potenza), Pittella ha parlato di “avanzamento positivo rispetto alle iniziative che Eni mette in campo”, annunciando allo stesso tempo che “entro il mese di maggio ci sarà un sopralluogo da parte del Ministero, di Ispra, dell’Arpab e del Dipartimento per andare a ispezionare tutto l’impianto Cova nella parte tecnologica, in modo da avere un quadro complessivo utile anche per la rivisitazione dell’Aia, che in futuro si doterà di contenuti che abbiano come riferimento standard nazionali. Nel frattempo Eni ha svuotato i serbatoi e sta predisponendo il sottofondo per quelli che non ne avevano”. Del sopralluogo ha parlato anche l’assessore Pietrantuono, che dopo aver sottolineato “l’importanza della creazione di un tavolo permanente che nell’esordio di definizione, di metodologia e di concretizzazione di intenti ha ottenuto un riconoscimento di rilevanza nazionale portando ad attivare, per la prima volta in Italia, tutto un sistema di protezione ambientale”, ha specificato che “il controllo non riguarderà solo l’impianto ma l’intero processo”. Nel frattempo Arpab ha pubblicato sul proprio sito istituzionale i risultati dei campionamenti avvenuti nelle acque sotterranee interne ed esterne al Cova, il 9 e 15 marzo.

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