PREMIO CITTA’ ALBANO A CARLA FRACCI E BEPPE MENEGATTI

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L’etoile della danza internazionale Carla Fracci e il marito Beppe Menegatti, che ha curato la regia di opere, balletti e piecé teatrali di autori importanti, hanno ricevuto il Premio “Città di Albano di Lucania”.

Il riconoscimento – che viene assegnato ogni anno ad una coppia sposata o unita di fatto i cui componenti abbiano entrambi raggiunto popolarità nella propria attività (non necessariamente la stessa), un premio unico nel suo genere in un panorama internazionale in cui i personaggi sono premiati individualmente – ha visto in occasione della 35° Giornata Mondiale della Danza per tre giorni la Fracci in Basilicata. Una testimonial d’eccezione non solo per promuovere la danza ma – come ha sottolineato il sindaco di Albano Rocco Guarino nella cerimonia di consegna del Premio – per valorizzare un comune e un territorio che anche grazie ad eventi di spettacolo possono diventare attrattori e opportunità di sviluppo. La danzatrice infatti è stata a Campomaggiore (visita al Museo della Città d’Utopia), Castelmezzano (per l’inaugurazione della nuova stagione del Volo dell’Angelo), a Potenza ( Master Class di Danza organizzato dalla Scuola Metamorfosi diretta da Michela Consolo) e oggi sarà a Matera.

L’incontro ad Albano con la gente è stato il momento più importante che ha visto coordinatore ed intervistatore della coppia il maestro Francesco Garramone, già manager della Fracci e con una carriera professionale molto intensa nel settore della danza (è stato tra l’altro promotore dell’Associazione Teatro Carlo Felice Genova e responsabile artistico, membro del Consiglio di Amministrazione del Teatro Carlo Felice di Genova,  membro del Consiglio Nazionale dello Spettacolo presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri in rappresentanza della Conferenza Stato-Regioni) da un paio di anni trasferitosi ad Albano paese di origine della sua famiglia. Garramone attraverso video e foto d’epoca ha raccontato con aneddoti inediti una parte della lunghissima carriera artistica dell’etoile, dai primi passi alla Scala di Milano, alle grandi tournee estere, agli incontri con i personaggi internazionali più importanti del secolo. Il maestro ha curato ogni dettaglio: dalle prime immagini de La Morte del Cigno, alla Fracci in tv nei costumi della ballerina del varietà e persino cantante, sino ai grandi successi nel mondo. E’ stato raccontato al pubblico il primo bacio tra Carla e Beppe in un corridoio al teatro Alla Scala davanti gli occhi di Maria Callas.

Carla – sostiene il marito – è un personaggio emblematico, una forma bellissima. Immagina ogni volta che ti danno un indirizzo email ti dicono il nome tal dei tali e poi dicono chiocciola.it, chiocciola.com e tu fra le lettere visualizzi quest’immagine… ecco… Carla è una chiocciola, un animale straordinario, un essere di grande virtù che talvolta si ritira in una sorta di guscio, per poi riuscirne fuori.  E il bagno di folla ad Albano, come a Castelmezzano, a Potenza e ovunque partecipi ad incontri sono un segnale forte di quanto lei abbia ancora da dare. Tra i suoi sogni un vero grande istituto della danza a livello nazionale (perché no al Sud e in Basilicata), in cui si possa far capire come si sta alla sbarra e tante altre cose fondamentali e via sia il recupero dello stile, che, dal punto di vista visivo, dal di fuori diventa linguaggio, diventa maniera di dire che può cambiare le cose.

La Fracci non ha nascosto l’emozione ringraziando per l’affetto, il calore dimostrato dalla comunità di Albano, “un piccolo borgo – ha detto – che è un’ ulteriore testimonianza della grande bellezza del nostro Paese. Promuovere la danza e portarla a tutti – ha detto  – è sempre stata una mia prerogativa. La mia non è un’immagine solo romantica legata a Giselle o alla Sylphide, nella mia carriera ho spaziato in lungo e in largo sul piano culturale, musicale e soprattutto su quello innovativo. Sono felice di aver avuto un periodo artistico straordinario, incontrando persone meravigliose, che mi hanno insegnato e mi hanno coinvolto nel loro mondo, con l’aiuto anche naturalmente di Beppe Menegatti che ha curato per me innumerevoli regie…”. E un messaggio alle comunità lucane: “vorrei continuare a dare un contributo alla crescita della cultura della danza e allo sviluppo di questi territori che mi hanno fortemente impressionato per bellezza, ospitalità, ricchezza umana”.

L’Amministrazione Comunale di Albano – ha sottolineato il sindaco Guarino – dopo questo evento eccezionale continuerà a promuovere le risorse turistiche, enogastronomiche, culturali ed ambientali di Albano e delle Dolomiti Lucane. Ma – ha detto ancora il sindaco – l’iniziativa è stata possibile solo grazie alla grande passione del maestro Garramone che condivide con noi i progetti di crescita economica e sociale che non possono non tenere conto della cultura perché Matera2019 ha un grande potenziale di benefici sull’intero territorio regionale. Noi ci crediamo e siamo ancor più motivati dall’incoraggiamento che ci è venuto dalla ballerina simbolo di perfezione e grazia, di sacrificio e dedizione, amata e apprezzata in tutto il mondo e che tutto il mondo ci invidia. Perché la quercia simbolo del paese e del Premio ha solide radici nella nostra identità culturale da conservare ed innovare.

 

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