APERTO AL SAN CARLO UN CENTRO DI RIFERIMENTO PER LA CELIACHIA

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E’ attivo presso il San Carlo di Potenza il centro di riferimento regionale per la celiachia (provincia di Potenza).
Per le informazioni sui servizi disponibili i pazienti possono telefonare al numero verde del San Carlo n. 800006616 (lunedì-venerdì ore 9-14)
Per prenotare le visite occorre telefonare al Cup regionale: 848821821 (da rete fissa) 0971471373 (da cellulare)
Gli ambulatori, a partire dal 5 maggio prossimo, sono aperti il giovedì mattina dalle ore 10. In pediatria (padiglione F2 piano 2) per i minori. In endoscopia digestiva (Piastra ambulatoriale di fronte all’ingresso principale) per gli adulti dalle 14 alle 18
E’ stato elaborato un percorso diagnostico terapeutico (PDTA) che definisce il rapporto tra San Carlo e rete territoriale secondo il modello Spoke-Hub (DDG 320 del 20 aprile 2017).

E’ stata predisposta una Pagina web (con collegamento dalla home page) sulle domande più frequenti (FAQ) per diffondere tutte le informazioni essenziali sulla celiachia


La pagina delle Faq (Domande più frequenti) sulla celiachia

 

DI CHE MALATTIA SI TRATTA?

La Malattia Celiaca (o Celiachia) è una infiammazione cronica dell’intestino tenue, scatenata dall’ingestione di glutine in soggetti geneticamente predisposti. Il glutine è la frazione proteica alcool-solubile di alcuni cereali, quali frumento, orzo, segale e avena.

La Dermatite Erpetiforme è una patologia cutanea scatenata dall’assunzione dietetica di glutine in soggetti geneticamente predisposti. E’ più frequente nell’adulto ed è caratterizzata da lesioni cutanee specifiche e distintive, che regrediscono dopo l’eliminazione del glutine dalla dieta. E’ considerata una variante della malattia celiaca, sebbene molto raramente la Dermatite Erpetiforme presenta le caratteristiche lesioni della mucosa duodenale della celiachia
La celiachia è la più frequente intolleranza alimentare a livello globale. In Italia la prevalenza della celiachia è dell’1% circa. Il numero teorico complessivo dei celiaci sarebbe quindi pari a 600.000 persone circa, dei quali circa 400.000 ad oggi non è ancora consapevole di essere celiaco.
Il rapporto stimato medio di pazienti celiaci Maschi : Femmine è pari a circa 1:2.

La sensibilità al glutine (Gluten sensitivity)
Con il termine di Sensibilità al Glutine Diversa dalla Celiachia (NCGS) si definisce una condizione caratterizzata da sintomi intestinali ed extraintestinali, in rapporto all’ingestione di alimenti contenenti glutine, in pazienti in cui Celiachia ed allergia alle proteine del frumento siano già state escluse. Pazienti con tali caratteristiche sono noti da anni ma è bene precisare che, nonostante un numero crescente di essi riferisca quadri di questo tipo, l’esistenza stessa della sindrome è ancora messa in dubbio da numerosi esperti.
QUALI SONO I SINTOMI?

La Celiachia è caratterizzata da un quadro clinico variabilissimo, che va dalla rallentata crescita alla diarrea profusa con marcato dimagrimento, a sintomi extraintestinali, alla associazione con altre malattie autoimmuni. La Celiachia non trattata può portare a complicanze anche drammatiche, come il linfoma intestinale.
COME SI ARRIVA ALLA DIAGNOSI?

La Celiachia può essere identificata con assoluta sicurezza mediante analisi del sangue (dosaggi sierologici di specifici anticorpi) e biopsia dell’intestino tenue, attraverso una Esofago-gastro-duodenoscopia (EGDS), con prelievo di un frammento di tessuto, per  verificare l’atrofia dei villi intestinali all’esame istologico. Gli accertamenti diagnostici per la celiachia devono necessariamente essere eseguiti  in corso di dieta libera. Dunque, è necessario evitare che i pazienti abbiano già escluso il glutine prima ancora di un consulto medico. Tale comportamento impedisce l’accertamento di una Celiachia vera, con tutte le conseguenze del caso, e rende assolutamente necessaria la riesposizione al glutine.
Negli adulti la biopsia intestinale rimane un esame necessario per la diagnosi di celiachia. Invece, in età pediatrica ed adolescenziale, con quadro clinico di malassorbimento e sintomi correlati all’assunzione di glutine, in presenza di una positività degli anticorpi specifici, superiore ad almeno 10 volte il valore soglia, confermata dalla presenza di un profilo genetico compatibile, si  pone diagnosi di celiachia senza ricorrere alla biopsia duodenale.
QUAL E’ LA TERAPIA?

La dieta priva di glutine è l’unica terapia disponibile per celiachia, va eseguita con rigore per tutta la vita.
Una volta posta la diagnosi definitiva, il celiaco ha diritto, attraverso il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) e fino a un tetto massimo di spesa, all’erogazione gratuita dei prodotti dietetici senza glutine indicati nell’apposito Registro del Ministero della Salute.
E’ NECESSARIO IL FOLLOW UP?

I paziente celiaci devono essere seguiti costantemente sia per verificare l’adesione alla dieta  priva di glutine sia per prevenire eventuali complicazioni. In particolare, vi sono indicazioni al monitoraggio della funzionalità tiroidea ed all’esecuzione della densitometria ossea (MOC), per valutare la presenza di eventuale osteopenia/osteoporosi.

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