Stabilità regionale: fantascienza batte realta 47 a 0!

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Fantascienza batte realtà 47 a 0

E’ andata in scena l’ennesima, stanca e triste, replica di uno spettacolo riproposto negli ultimi tre anni in quest’aula e che potrebbe intitolarsi: “Fantascienza batte realtà 47 a 0”

I suoi toni trionfalistici non trovano alcun riscontro nella realtà: e, mi permetta Presidente Pittella, suonano beffardi, quasi offensivi per le migliaia di famiglie in gravi difficoltà e per tantissimi cittadini lucani disoccupati. Nel 2015 in Basilicata la disoccupazione tra 15-64 anni  è pari al 13,7% a fronte dell’11% degli anni precedenti alla crisi del 2008. Inoltre il tasso di disoccupazione giovanile in Basilicata 15-24 anni si aggira, comunque, su percentuali del 47%. Se questo è un successo, Presidente! Asimov aveva certo meno estro fantascientifico rispetto al suo!

La carica del 101%: ma l’emigrazione è un emorragia inarrestabile

Lei ha magnificato i 661.181.524,39 milioni di euro impiegati sui 601.749.098,98 euro (risorse totali disponibili del Programma Operativo FESR Basilicata 2007/2013): pari ad un tasso di attuazione pari al 110 per cento. Nonostante questo “successone” nella spesa dei fondi FESR c’è da chiedersi dove siano finiti i soldi: per quali impieghi, quali progetti abbiano realmente finanziato. Insomma, c’è da farsi molte domande sulla qualità della spesa: se i dati della disoccupazione sono quelli cui abbiamo fatto brevemente cenno, c’è da avere più di un dubbio sulla reale utilità ed efficacia di tali fondi. Se poi guardiamo ai dati demografici i dubbi si accrescono ulteriormente: ci accorgiamo che “il grande successo” nella capacità di spesa dei fondi comunitari non è stata capace di frenare un declino demografico che appare inarrestabile: basta vedere i dati ISTAT. Dalla Basilicata continuano ad andare via migliaia di persone: spopolamento e desertificazione delle aree interne, insomma. Nei suoi primi due anni di governo (2014 e 2015) sono andati via dalla Basilicata quasi 4700 persone! Se questo è un successo, Presidente!

 

 

 

 

Famiglie lucane… Addio!

Ad andarsene dalla Basilicata non sono solo i giovani (non solo gli “altamente scolarizzati” da Lei citati ieri sera) ma anche adulti con a seguito tutto il proprio nucleo familiare. Ma anche le famiglie se ne vanno: sempre l’ISTAT ci dice che dal 2012 il numero dei nuclei familiari ha smesso di crescere ed è in costante diminuzione: meno 1230 nuclei familiari dal 2012 al 2015! Se questo è un successo, Presidente!

 

Il duo Gentiloni-Padoan tagliano ma in Regione si continua a scialacquare

Nel 2017, l’ammontare dei tagli lineari del Governo Gentiloni-Padoan a carico della Regione è stato stimato in circa 52 milioni di euro. Somma cui vanno aggiunte le riduzioni delle royalties pari a circa 40 milioni di euro. Quindi vi è un “ammanco” di 92 milioni di euro. Royalties a parte, che rappresentano, l’ho già detto altre volte, vere e proprie entrate “dopanti” rispetto al bilancio regionale, balzano subito all’occhio due aspetti: la rassegnazione supina e la remissività con la quale la Regione ha accettato questi tagli lineari. A Roma evidentemente si va ancora col cappello in mano dall’amico renziano. Ma nonostante le ristrettezze finanziarie cosa fa il Governo Pittella? Non fa assolutamente nulla, insieme al Consiglio Regionale, per ridurre gli sprechi e i privilegi. Non parliamo del mancato taglio delle indennità consiliari e dei vitalizi: v’è un testo unico in prima commissione che speriamo possa essere varato quanto prima. Nulla viene fatto per ridurre i costi della macchina amministrativa regionale che assorbe 700 milioni nel triennio.

Continua la gestione fallimentare dei consorzi, nonostante la riforma, drenano decine di milioni di euro.

E poi Pittella, con la sobrietà del buon padre di famiglia, continua ad elargire decine di milioni di euro proprio a quei comuni che sono stati meno attenti e meno diligenti nella gestione delle proprie finanze e che versano in stato di dissesto o predissesto, sottoposti a procedura di riequilibrio finanziario: solo Potenza assorbe 32,5 milioni di euro nel triennio 2015-2017.

Una domanda: ma l’altra centinaia di comuni lucani sono meno fortunati? Negletti?

 

Reddito minimo di inserimento: (rimborso) ancora non pervenuto

Tanti annunci, tante riforme “sbandierate”: tanta improvvisazione, pochissime certezze. Si pensi al cosidetto “reddito minimo di inserimento”: un programma annunciato da due anni e inaugurato più volte ma che pare solo adesso debba iniziare a muovere i suoi primi, incerti, passi. Con la propaganda non si risolvono i problemi, Presidente. Se ne può solo rinviare, prorogarne la soluzione. Tanto a farne le spese, a subirne le conseguenze sono i lucani più in difficoltà, abbandonati a se stessi. Nel frattempo del misero rimborso spese di 450 euro, dopo due anni, non si è ancora visto nemmeno un euro fino ad ora Presidente.

Gianni Perrino

Portavoce M5S Basilicata – Consiglio Regionale

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