“Luce del Sud” di Ulderico Pesce – 7 e 8 settembre a Matera

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Due appuntamenti con il teatro a Matera il 7 e l’8 settembre prossimi. 

Nello scenario del chiostro di San Domenico, all’interno del Palazzo del Governo, il circolo culturale La Scaletta, l’associazione Metateatro ed il Centro Mediterraneo delle Arti, portano nuovamente in scena la commedia “Luce del Sud. In ricordo di Carlo Levi e Rocco Scotellaro” dell’attore, regista e drammaturgo Ulderico Pesce

Luce al Sud narra la vita di Carlo Levi ed il suo legame con la Lucania arcaica scoperta grazie al confino ad Aliano, impostogli dal regime fascista nel 1935. Un legame profondo che viene indagato, nell’opera, fino alla morte di Levi che sceglie di essere sepolto nel luogo che aveva amato e in cui era stato molto amato. 

Sipario alle ore 20.30. 

Si potrà assistere allo spettacolo SOLO PRENOTANDO IL PROPRIO POSTO POSTO A SEDERE PRESSO LA CARTOLIBRERIA MONTEMURRO, in Via delle Beccherie a Materain cambio di un’offerta libera che sarà devoluta in beneficenza per le attività svolte da Don Angelo Tataranni, parroco della chiesa di San Rocco a Matera.

I posti ancora disponibili sono circa 150 per ognuna delle repliche.

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La vita di Levi viene raccontata da quattro donne. 

Annetta Treves, la madre di Levi, interpretata da Emilia Fortunato, che segue la crescita del figlio, dai rapporti con Piero Gobetti ai fratelli Rosselli, fino all’adesione all’antifascismo, all’arresto, al confino in Lucania e al conseguente, viscerale, attaccamento alla terra della “civiltà pagana dell’anti-Stato”. 

Paola Olivetti, interpretata da Marianna Dimona, moglie di Adriano Olivetti, amante di Levi, che arriverà in Lucania nel 1935 con una Balilla, e che spiegherà la natura dei dipinti del confino e della loro esposizione a Torino, Venezia e poi Parigi. 

Annamaria Ichino, interpretata da Carla Latorre, che nasconderà Levi a Firenze, dal 1943 al 1944, e aiuterà a battere a macchina il Cristo si è fermato a Eboli. Anche con Annamaria, proprio mentre Levi era ricercato dai nazisti perché ebreo, nascerà una storia d’amore che finirà proprio nel 1944, quando lo scrittore e pittore conosce, proprio nella casa fiorentina della Ichino, Linuccia Saba, figlia del grande poeta Umberto, anch’essi nascosti lì per sfuggire ai rastrellamenti nazisti.l

Linuccia, interpretata da Patrizia Minardi, conquisterà Levi e sarà al suo fianco fino alla morte. 

Nel 1946, Levi scende in Basilicata per le prime libere elezioni, votano per la prima volta le sue contadine, devono scegliere tra monarchia e repubblica, è candidato nel Collegio di Matera Potenza. Scende in Basilicata e a Tricarico incontra Rocco Scotellaro, la “Luce del Sud”. 

Michele De Ruggieri interpreterà se stesso, e narrerà questo incontro e la difesa che suo padre Niccolò fece a Rocco Scotellaro, quando fu arrestato ingiustamente. 

Ulderico Pesce e Bartolomeo Tota interpretano i due fratelli Antonio e Giovanni Fanelli, di Aliano, cui si parla nel Cristo, uno dei quali ha coltivato per tutta la vita il sogno di diventare come Levi, pittore. 

Infine, Emilio Andrisani, interpreterà Eustachio, un materano dei Sassi, trasferitosi a La Martella e che grazie a Emilio Colombo diventa bidello in una scuola di Roma. Eustachio ha conosciuto Levi a Matera, e sono diventati amici, ed ogni volta che scende dalla madre a La Martella, su richiesta di Levi, gli porta un pane di Matera. Quel pane, per Carlo Levi, rappresenterà per sempre la prima forma di scultura realizzata dall’uomo. 

Le riproduzioni dei quadri di Levi sono realizzate da Franco Artese, i video da Luciano Cascelli, il quadro “I ragazzi dalle calze rosse” è stato messo a disposizione dalla Enzo Ferrara gallery di Matera.

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