Crescono le Pmi in Puglia: +2,3%

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I dati sono stati forniti durante il Premio Industria Felix dal “Rapporto” a cura di Cerved e Confindustria

Nel 2015 performance migliori rispetto a quelle meridionali su ricavi, valore aggiunto e mol. E calano le chiusure

ACAYA (LE), sab 8 APR 17 – Prende vigore la ripresa delle PMI in Puglia ma la strada per tornare ai valori pre-crisi resta lunga. È questa, in estrema sintesi, la fotografia che emerge dal Rapporto PMI Mezzogiorno 2017, una ricerca di Cerved e Confindustria sulla situazione economico-finanziaria di 25mila PMI, di cui 5 mila società con sede in Puglia.

Nel 2015 le PMI pugliesi hanno realizzato performance migliori delle società meridionali in termini di crescita dei ricavi (+4,2% contro +3,9%), valore aggiunto (+5,4% contro 4,9%) e MOL (8,5% contro 5,7%). Diminuiscono le chiusure, crescono le nuove imprese e dopo tanti anni torna a crescere il numero di PMI (+2,3%). I segnali sono positivi, ma rimane ampio il divario rispetto al 2007: il numero di PMI pugliesi si è ridotto del 10% e nel complesso le PMI hanno contratto la redditività lorda del 35%. 

I dati sono stati forniti questa mattina da Cerved e Confindustria attraverso il “Rapporto PMI Puglia” durante l’anteprima della terza edizione del Premio Industria Felix – La Puglia che compete, realizzata sulla base di una maxi-inchiesta del giornalista Michele Montemurro, attraverso i dati Cerved, sui bilanci dell’anno 2015 di 11mila società di capitali tra il mezzo milione e il miliardo di fatturato, tra cui 5.429 PMI così suddivise: 2.686 (Bari/Bat), 903 (Lecce), 755 (Foggia), 613 (Taranto), 472 (Brindisi).

«La selezione ha spazzato dal mercato le imprese più fragili, costringendo le altre a rafforzarsi. Per le PMI pugliesi -commenta Guido Romano, responsabile Studi Economici di Cerved – è ora il momento di investire, sfruttando le agevolazioni fiscali messe in campo e una struttura finanziaria più equilibrata: è questa la strada per accelerare e per tornare velocemente verso i valori pre-crisi». 

Massimo Sabatini, Direttore Politiche Regionali di Confindustria, sostiene che «la natalità imprenditoriale, la ripresa degli investimenti, la crescita delle imprese innovative, sono tutti segnali di vitalità del tessuto imprenditoriale. Questi segnali vanno amplificati, estendendoli ad un numero più ampio di imprese: solo così i germogli di ripresa possono dare luogo ad una ripartenza stabile e duratura».

Successivamente alla presentazione del “Rapporto” si è svolto un dibattito, moderato dal direttore responsabile del Quotidiano di Puglia Claudio Scamardella, al quale sono stati invitati il deputato Nuccio Altieri, il direttore generale di Programma Sviluppo Silvio Busico, l’assessore regionale allo Sviluppo economico Loredana Capone, l’amministratore unico di Puglia Sviluppo Sabino Persichella, il professore di Storia dell’industria all’Università di Bari Federico Pirro e il professore aggregato in Economia degli Intermediari Finanziari dell’Università del Salento Valeria Stefanelli (portavoce del Comitato Scientifico del Premio Industria Felix). 

 

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