Voucher e Carta dei diritti Universali del Lavoro: Serve la coesione propria delle grandi sfide

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L’abrogazione dei voucher rappresenta una scelta di giustizia e di dignità.

Un grande risultato da parte di chi, come la nostra organizzazione, ha portato avanti una grande sfida, avviata due anni fa con la raccolta di oltre 4 milioni di firme a sostegno dei quesiti referendari e della proposta di legge di iniziativa popolare “Carta Universale dei diritti del Lavoro”.

In una fase lunga 30 anni in cui la legislazione italiana sul lavoro ha vissuto un approccio regressivo rispetto ai diritti e alle tutele, culminata con il varo del Jobs Act, si sono spese molte parole sulla necessità di riportare al centro del dibattito politico il tema del lavoro ma in pochi hanno avuto il coraggio e la forza di assumere iniziative concrete per incidere sullo stato delle cose.

Oggi che un risultato effettivo è stato raggiunto, stranamente anche chi è stato finora silente o ha evidenziato l’iniquità dello strumento del voucher e la sua inadeguatezza a contrastare il lavoro nero plaudendo all’iniziativa referendaria, ne diventa strenuo difensore.

Schizofrenia che diventa ancor più speciosa se fatta da un sindacato che, piuttosto che assumere la rappresentanza e la tutela dei lavoratori quale obiettivo primario della sua azione, sembra invece voler far proprio il ruolo di gran cassa di risonanza della rappresentanza datoriale che a noi pare già piuttosto sonora di suo .

Sono sempre più convinto che la forza e la funzione di un sindacato debba essere quella di dare voce e rappresentanza a quella parte del mondo del lavoro sempre più precarizzata, priva di diritti e relegata in una condizione di povertà. Questa è la nostra stessa ragion d’essere!

E dunque al di là della straordinaria vittoria conquistata sul campo insieme ai milioni di cittadini che l’hanno sostenuta e che ha portato alla cancellazione dei voucher, abbiamo messo in piedi un’organica proposta alternativa che regolamenta tra l’altro anche la materia del lavoro occasionale. Evidentemente molti ignorano che la Carta dei Diritti Universali del Lavoro, con i suoi 97 articoli, è stata nei giorni scorsi incardinata in Parlamento per il relativo esame da parte della Commissione Lavoro.

Modalità alternative ai voucher per regolamentare il lavoro occasionale e/o accessorio ce ne sono già e sono, inoltre, contenute nella nostra proposta di legge: il vero tema è ora quello di scegliere quanti diritti e quanta dignità si voglia riconoscere ai lavoratori interessati e quanto si voglia realmente riequilibrare l’attuale sbilanciato rapporto datore di lavoro-lavoratore.

Questo e non altro deve essere il terreno di discussione. Questo sarà il tema vero su cui dovremo misurarci ed esserci tutti con la coesione propria delle grandi sfide.

Noi la nostra scelta di campo l’abbiamo già fatta e continueremo a portarla avanti con la forza, l’orgoglio e la convinzione di sempre, non solo per dare risposte ai bisogni sociali presenti, ma per dare un futuro di tutele e di lavoro alle giovani generazioni.

 

Angelo Summa

Segretario generale Cgil Basilicata

Potenza, 20 marzo 2017

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