Turismo lento in bicicletta in Basilicata

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Per assaporare il fascino di una regione che non ti aspetti non puoi che scegliere il passo lento, su due ruote. La Dimora Storica La voce del Fiume a Brienza promuove, fin dal 2011, con la sua dotazione di 7 electric bikes, la conoscenza del territorio lungo itinerari di scoperta tra la Valle del Melandro e la Val D’d’Agri. All’inizio di quest’anno la struttura ha aderito alla rete Italy Bike Friendly per meglio rispondere alle aspettative degli amanti delle due ruote.

E’ pertanto particolarmente interessante la notizia di questi giorni di realizzare due ciclovie (Bernalda-Nova Siri e Lagonegro-Rotonda) dimostra la direzione intrapresa dalla Regione Basilicata con l’Assessore alle Infrastrutture e mobilità, Nicola Benedetto, con la sottoscrizione di ben due Accordi di programma per la realizzazione della Ciclovia del Golfo di Taranto– tratto lucano Bernalda-Nova Siri e della Ciclovia Lagonegro-Rotonda che si prolunga, con il tratto calabrese, sino a Spezzano. I due interventi sono stati previsti dal Patto per lo sviluppo della Regione Basilicata sottoscritto nel 2016 tra i Presidenti del Consiglio dei Ministri e della Regione Basilicata. Sono disponibili 6 milioni di euro a valere sul fondo per lo sviluppo e la coesione Fsc 2014-2020. Coinvolta anche l’Agenzia del Demanio impegnata a trasferire tratte dismesse alla Regione e alle Amministrazioni Comunali. I molteplici accordi di questo tipo, già sperimentati in altre regioni, sono finalizzati a sostenere il “turismo lento” e il “turismo sostenibile”. Occasione da cogliere al volo per un territorio di luce, che sa farsi apprezzare da chi ha voglia di scoprire il fascino di viaggiare seguendo strade insolite e secondarie, che dalle montagne e dalle colline si affacciano su paesaggi sempre nuovi e sorprendenti.

Su due ruote si coglie appieno questa regione che si presenta come un luogo di contrasti e di forti armonie: dalle spiagge dolci e sabbiose dello Ionio alle coste frastagliate del Tirreno, dai verdi e lussureggianti pascoli dell’Appennino alle gialle vallate di grano, dai boschi secolari e ristoratori del potentino ai paesaggi lunari del materano. La Basilicata, con la sua bassa densità abitativa, poco trafficata e con una fitta rete di percorsi, offre al visitatore l’opportunità di fare cicloturismo in piena tranquillità e sicurezza, al riparo dai rischi del traffico. Al contempo il turista gode di paesaggi unici che invitano al recupero di un ritmo di vita più naturale e lento in luoghi ove si percepisce, nei particolari, l’unicità di una bellezza che va sfogliata e scoperta lentamente.

Al termine del giro in bici gli ospiti si sono riempiti gli occhi di tutto quello che li circondava, storia, cultura, natura e paesaggio e se le loro gambe non avvertono la fatica, lo stomaco, invece, sollecita a degustare i prodotti genuini di una terra ove si mangia in maniera divina. Si può fare una sosta nei ristoranti tipici o consumare una ricca colazione a sacco a base di prodotti tipici del paniere Parco, fornita dalla dimora storica nel cestino picnic completo di tutto ciò che può servire per una gita fuoriporta , compreso lo zainetto con plaid, tovaglia e stoviglie per l’uso.

Se attraversare su due ruote l’intero territorio della Basilicata sarà presto una realtà, occorre allora dare piena attuazione al Piano turistico e strategico delle attività presentato dal direttore dell’APT Mariano Schiavone l’8 marzo al Palazzo Lanfranchi a Matera.

La crescita della Basilicata come destinazione turistica richiede il ruolo da protagonista di tutti gli operatori del settore che già oggi svolgono la loro attività con esperienze anche di riconosciuta eccellenza. Fare rete e fare sistema con la scelta del turismo lento porterà sicuramente un incremento di arrivi e di pernottamenti consentendo di recuperare i ritardi del passato.

 

Rocchina Adobbato, imprenditore turistico

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