Dismissioni Ex ESSO MONTALBANO

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Montalbano Jonico lì 12.03.2017. Da maggio scorso sono iniziate le operazioni di bonifica del sito su cui verteva la stazione di servizio ESSO di Montalbano Jonico. Dalle prime indagini effettuate sul sito emersero valori di contaminazione tanto nei terreni che nella falda acquifera sottostante dell’ordine di 284 volte i valori massimi ammessi per legge.

Di qui la necessità di redigere da parte della ESSO un Progetto Unico di Bonifica così come disposto dal D.M. n.31/2015.

Il progetto prevede sostanzialmente la bonifica del terreno attraverso l’impiego di sostanze reagenti che dovrebbero neutralizzare le sostanze inquinanti cosparse (benzene e simili) e la bonifica della falda acquifera attraverso l’emunzione di acqua contaminata, la depurazione e lo smaltimento in fogna oppure, dopo il trattamento, reiniettandola nel sottosuolo, un po’ come si fa sui pozzi petroliferi.

INSIEME PER MONTALBANO, DI RECENTE CONFLUITO NEL MOVIMENTO NAZIONALE PER LA SOVRANITA’, DA TEMPO INFORMA LA CITTADINANZA SULLO STATO DELL’ARTE E VIGILA PERCHE’ SI UTILIZZINO LE MAGGIORI PRECAUZIONI POSSIBILI E LE SCELTE TECNOLOGICHE PIU’ ADEGUATE A SCONGIURARE IRREPARABILI RISCHI SULLA SALUTE (COSA CHE NON FA L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE CHE SI LIMITA SOLO ALL’ORDINARIO DOVERE D’UFFICIO) .

In quest’ottica abbiamo indirizzato una segnalazione all’ARPAB e al Dipartimento Ambiente della Regione Basilicata, e per conoscenza a Prefettura e organi di stampa, al fine di precisare alcune cose del Progetto Unico di Bonifica che non ci convincono. Esse sono le seguenti:

  1. Ebbene sul sito vi era un’attività di piccole manutenzioni meccaniche o assimilabili (vendita e montaggio/smontaggio pneumatici, lavaggio auto) quindi, secondo la Tabella 2 dell’Allegato I del DM 31/2015, dovrebbero essere ricercati nei suoli e nelle acque sotterranee anche i seguenti composti: Clorulo di Vinile; 1,2 DCA (1,2-Dicoloroetano); TCE (Tricoloroetilene) 1,2 DCE (1,2-Dicoloroetilene) che sono dei solventi clorurati comuni con possibile effetto cancerogeno
  2. Dovrebbe essere definito il protocollo analitico (cioè la programmazione precisa sulla frequenza e il tipo di analisi) di controllo delle acque da reiniettare in falda  oppure nella rete fognante dopo il trattamento.
  3. Nel progetto nulla o poco  si precisa in ordine agli eventuali reagenti da utilizzare per l’applicazione della tecnica ISCO per la bonifica del terreno. Durante i controlli post operam, sarebbe opportuno ricercare anche altri parametri (per esempio i metalli).
  4. Poiché la falda si dirige verso Nord-Est sarebbe opportuno controllare lo stato delle acque che confluiscono e, in parte defluiscono da sorgente, nel fosso situato proprio a nord est della stazione di servizio, a ridosso della strada provinciale, a quota sensibilmente inferiore al piano di calpestio del punto vendita carburanti ESSO, e a valle del quale spesso si abbeverano animali, tanto di allevamento quanto selvatici.

INSIEME PER MONTALBANO

MOVIMENTO NAZIONALE PER LA SOVRANITA’

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