PRESENTATO NUOVO FORMAT SPETTACOLO A POTENZA

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Un nuovo format di spettacolo a Potenza è stato presentato al Teatro Francesco Stabile da Mario Bellitti, promoter di eventi e patron del Festival di Potenza, in un incontro di operatori di spettacolo, alla presenza, tra gli altri, del sindaco Dario De Luca e del vice presidente Agis PugliaBasilicata Dino Quaratino. Partendo dall’esperienza di 16 edizioni del Festival di Potenza – spiega Bellitti – si intende definire un nuovo ed innovativo progetto che duri tutto l’anno, preveda azioni di formazione-qualificazione artistica, incontri nelle scuole e momenti di aggregazione di associazioni e gruppi e che abbia come tappa finale a novembre la 17esima edizione del Festival che già ha un suo format originale di produzione televisiva per un’ottantina di tv e di vetrina di professionalità artistiche. E’ stato Quaratino a snocciolare i numeri degli spettacoli a Potenza (tra i 200-250 l’anno di cui 130 di teatro) e a sollecitare maggiore sinergia tra chi si occupa di eventi, associazioni, Comune e Regione per superare le note criticità e costruire qualcosa di nuovo non solo per il capoluogo. Per il vice presidente dell’Agis rafforzare l’associazione con nuove iscrizioni è un traguardo importante per raggiungere l’autonomia con l’apertura della sede distaccata dalla Puglia. Il sindaco De Luca ha apprezzato la qualità del confronto sollecitando a “fare sistema” nello spettacolo partendo dal grande potenziale rappresentato dal Liceo Musicale e dal Conservatorio e dai numerosi giovani musicisti e cantanti potentini. Il Comune – ha detto – c’è e vuole fare la sua parte contribuendo ad arricchire il Festival con un respiro che consenta di farlo uscire dai confini cittadini e regionale per diventare attrattore di eventi come è avvenuto per il Capodanno Rai. Gli operatori ed agenti di spettacolo hanno ribadito la necessità di definire regole certe e trasparenti in un settore che vede la Basilicata “accerchiata” da agenzie delle regioni limitrofe non tutte con i crismi della legalità (specie alcune campane) che hanno terreno fertile nelle nostre feste di paese, contando su “rapporti corti e privilegiati” con comitati organizzatori, amministratori e parroci. Il mercato degli artisti è oggetto di grandi speculazioni che solo professionalità, correttezza e conoscenza diretta degli agenti possono scongiurare. Di qui l’invito a tenere alta l’attenzione sul “business spettacolo” per evitare che forme di illegalità si diffondano ancora, danneggino l’economia locale e penalizzino proprio chi fa autoimpresa sana. La Musica – sottolinea Bellitti – ha bisogno di politiche nuove, che la tutelino da agenzie di affari, la difendano dalla crisi del mercato discografico e la aiutino a trovare nuovi percorsi produttivi. Perché questo avvenga la musica dovrà essere sempre di più legata ad un sistema regionale, che creda nella musica per il marketing territoriale, che incentivi la crescita delle produzioni emergenti ed indipendenti. Aiutare la musica a crescere, significa offrire a migliaia di giovani donne e uomini la possibilità di suonare in pubblico e dal vivo. Offrire loro spazi da cui possano sprigionare la loro linfa vitale. La musica è inoltre una parte fondamentale della nostra economia; con un indotto esteso e articolato, che non riguarda solo chi fa parte della filiera (gestori, produttori, autori, promoter, discografici, editori, artisti…), ma coinvolge e beneficia chi la musica la ospita, la promuove, la pubblicizza. Al Comune chiediamo di venirci incontro almeno sugli aspetti burocratici e di programmare, pur nella ristrettezza di bilancio, cartelloni di eventi per tutto l’anno garantendo quella pari opportunità tra soggetti organizzatori che purtroppo con le precedenti Amministrazioni non sempre c’è stata. E soprattutto di non ricordarsi dello spettacolo dal vivo solo a Capodanno o magari per San Gerardo.

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