Fondazione Sassi – Ancora pochi giorni per partecipare alla call Luoghi per Sottrazione destinata agli artisti under 35

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CALL FOR ARTISTS UNDER 35

“Luoghi per sottrazione”

Da tutta Italia e dall’America del Sud, sono giunte le prime domande di partecipazione alla call per artisti under 35 indetta dalla Fondazione Sassi.

Le candidature vanno presentate entro la mezzanotte del 10 marzo.

Bando e modulo di partecipazione sono online al sito: http://www.fondazionesassi.org/call-for-artists-under-35/

Si avvicina la scadenza del 10 marzo per presentare le candidature alla call per artisti under 35 indetta dalla Fondazione Sassi. Un bando che ha già interessato artisti di otto regioni italiane e anche dell’America del Sud.

Luoghi per sottrazione è titolo e tema della prima edizione della call indetta dalla Fondazione Sassi di Matera e rivolta ai creativi, fino a 35 anni d’età. Bando e modulo di partecipazione sono reperibili online al sitohttp://www.fondazionesassi.org/call-for-artists-under-35/

A metà aprile è prevista la mostra collettiva: sarà allestita nei locali di via San Giovanni Vecchio n.7 della fondazione, luoghi non convenzionali in cui dovranno essere ambientate le opere che, da bando, devono trovare origine nella riflessione sui Sassi come luogo fisico e metaforico di sottrazione. Il bando ha già riscosso l’attenzione di numerosi giovani artisti, le domande giunte sino ad oggi provengono, oltre che dalla Basilicata, dal Piemonte, Lombardia, Lazio, Emilia Romagna, Abruzzo, Sardegna e Calabria. Una domanda è giunta anche dall’emisfero australe, dalla capitale della repubblica del Cile: Santiago. “A pochi giorni dalla scadenza del bando – afferma il presidente della Fondazione Sassi Vincenzo Santochirico – non possiamo che dirci soddisfatti dell’attenzione ricevuta da questa prima iniziativa dedicata ai creativi under 35. Il bando è a partecipazione gratuita – ricorda il presidente Vincenzo Santochirico – e rientra nel progetto “The Young people’s window”, presentato per il Piano Attività Culturali della Regione Basilicata. Le domande di partecipazione giunte finora, ci confermano che il futuro della Capitale europea della Cultura nel 2019 deve essere consegnato ai giovani.  Con questo primo bando invitiamo i giovani creativi a riappropriarsi della storia e delle tradizioni di Matera,  a reinterpretare la città attraverso i propri linguaggi espressivi e, infine attraverso la collettiva che sarà allestita a metà aprile, a consegnare la loro idea di Matera a un pubblico più ampio”. La  Fondazione Sassi offre agli artisti under 35 spazi d’espressione e possibilità di misurarsi nella realizzazione di progetti, supportandoli nella realizzazione delle loro opere. La proprietà delle opere è e resta dell’artista, la Fondazione Sassi offre un luogo unico in cui esporre, spazi non convenzionali, ricchi di storia e che possono contribuire alla fase creativa. Il bando prevede diversi ambiti espressivi, dalla visual art (pittura su qualsiasi tipo di supporto, fotografia, etc), alla scultura, all’installazione, alle proiezioni e arti digitali, alle performance. E’ aperto a singoli artisti o collettivi, che dovranno inviare la domanda di partecipazione entro la mezzanotte del 10 marzo 2017. Unico vincolo: rispettare il tema Luoghi per sottrazioni. La call prevede che i partecipanti realizzino un’opera che sia strettamente legata agli antichi rioni in tufo di Matera e alla storia della città. Privilegiando progetti site specific, il tema Luoghi per sottrazione offre spunti di riflessione ispirati al contesto in cui le opere andranno ad inserirsi. Matera, i Sassi, come “città di sottrazione”: dalla costruzione delle antiche case per estrazione di materia, ai percorsi ipogei del sistema di raccolta delle acque, fino alla sottrazione identitaria, causata dall’obbligato trasferimento degli abitanti in una città nuova. La “sottrazione” dunque declinata sotto ogni aspetto ambientale, storico, antropologico, che percorre il locale, ma appartiene alla storia dell’umanità e, soprattutto, all’epoca contemporanea. La sottrazione che è negazione, vuoto, ma anche luogo da riempire nuovamente, quindi pronto ad accogliere, o da rivalutare nella bellezza dell’assenza di superfluo.

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