Matera 2019 adotta il modello di sostenibilità di Aarhus 2017

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Già in estate i primi test con la scena creativa e gli operatori del territorio; poi l’applicazione a Materadio 2017
Nelle due giornate di incontri sono stati presentati casi internazionali, nazionali e locali, al fine di elaborare un modello lucano di sostenibilità per gli appuntamenti del 2019.
Si sono concluse oggi le due giornate di incontri dal titolo “Dal vecchio mondo arriva il nuovo. Matera 2019 presenta il Modello della Sostenibilità di Aarhus 2017” organizzate dalla Fondazione MateraBasilicata 2019  il 28 febbraio e 1 marzo a Matera, presso Casa Cava, per aprire un confronto sul tema della sostenibilità, in vista dell’anno in cui Matera sarà Capitale Europea della Cultura. Partendo dalla presentazione del Modello della Sostenibilità (Sustainability Model) che la città di Aarhus, Capitale Europea della Cultura 2017, ha inserito nel proprio dossier di candidatura, sono stati approfonditi alcun casi internazionali, nazionali e locali che operano adottando un approccio improntato a principi di sostenibilità ambientale e culturale.
Moltissime le realtà lucane intervenute per provare a elaborare insieme un modello di sostenibilità degli eventi di Matera 2019 a partire dagli input offerti da Aarhus 2017. “Il modello che ci è stato offerto da Aarhus andrà ovviamente adattato al contesto mediterraneo, ben diverso da quello nordeuropeo, anche per ciò che riguarda gli spazi dove si organizzano gli eventi” – ha sottolineato Rossella Tarantino della Fondazione MateraBasilicata 2019, che ha coordinato l’incontro. Il modello di Aarhus sarà quindi rielaborato durante il percorso di build-up che la Fondazione avvierà in maggio.
A partire da casi pratici, come i festival già esistenti in Basilicata, si testeranno già in estate alcune prime applicazioni condivise con la scena creativa e con gli stakeholders locali.  In settembre 2017 il modello verrà esteso alla settima edizione di Materadio, La Fondazione MateraBasilicata 2019 lavorerà inoltre insieme a Legambiente, anche attraverso il coinvolgimento delle associazioni di categoria, sul tema della riduzione della plastica nei locali pubblici.
Più in dettaglio, le due giornata hanno offerto un panorama di interessi molto ampio.
La prima giornata era stata aperta dai saluti di benvenuto da parte dell’Amministrazione Comunale di Matera, è stata l’assessore all’Urbanistica Francesca Cangelli che ha sottolineato: “Quando si parla di sostenibilità si parla di un tema che stimola molte riflessioni. Mi sembra che il modello presentato da Aarhus sia un canovaccio per un ‘modello Matera’. I capitoli costruiti da Aarhus possono rappresentare un inizio per fare poi i conti con le caratteristiche e le vocazioni del territorio in vista delle prospettive di sviluppo che lo riguardano.  La sostenibilità, per ogni studioso, è una sfida estremamente significativa perché è un tema di ampio riferimento. Fondamentale è mantenere la capacità di non farne elemento invasivo. I quattro capitoli del modello Aarhus stimolano, per questo, una profonda riflessione che la nostra città deve  sviluppare in vista del 2019”.

Il “Modello della Sostenibilità” di Aahrus 2017 è stato presentato da Soren Stochholm, con una descrizione delle quattro aree tematiche di cui esso si compone: cibo e bevande (dalla produzione alla preparazione, dal packaging alla riduzione degli sprechi),  operazioni quotidiane e mobilità (gestione dei rifiuti, trasporti, acquisti, alloggi), architettura e infrastrutture (energia, costruzioni e interni), comunicazione e comportamento (sensibilizzazione e coinvolgimento della comunità).  “Sostenibilità – ha sottolineato Soren Stochholm – è prima di tutto “community building”: è fondamentale,  infatti, educare la comunità ad adottare comportamenti sostenibili e stimolarla a voler fare, senza costrizioni”. Da Aarhus 2017 arriva anche l’esperienza illustrata da Peter Christensen, della Samso Energy Accademy, che ha lavorato per dieci anni all’efficientamento energetico della piccola isola danese di Samso, fino a renderla completamente ecosostenibile. In questo lembo di terra a zero emissioni, si realizza il Festival della sostenibilità ambientale, frequentato da tantissimi visitatori da tutto il mondo, in cui gli abitanti dell’isola, veri protagonisti della “rivoluzione ecologica”, mostrano le loro buone pratiche quotidiane. Durante l’edizione del 2017, dal 2 al 5 giugno, cui anche Matera 2019 è invitata a partecipare con un’esperienza rappresentativa del proprio territorio, verrà conferito un premio a quei progetti che meglio si faranno portavoce dei principi di sostenibilità.
Altra esperienza europea presentata è stata quella di Julie’s Bicycle, ONG londinese che supporta le organizzazioni del settore culturale nella realizzazione di eventi sostenibili. “La cultura e la creatività – ha detto Claire Buckley, direttrice Sostenibilità Ambientale di Julie’s Bicycle – sono degli strumenti fondamentali per dare delle risposte alle grandi sfide globali come quelle del cambiamento climatico, stimolando un tipo di  crescita sostenibile”.
Dall’Italia è arrivata l’esperienza del Forum Compraverde, unico esempio nazionale di manifestazione totalmente ecosostenibile. A presentarla è stato Silvano Falocco, Direttore della Fondazione Ecosistemi, che ha messo a punto dei criteri ambientali e sociali, necessari per l’organizzazione di eventi a basso impatto. “Una delle principali conseguenze che la green economy porta con sé – ha sottolineato Falocco – è la creazione di nuove filiere produttive ed economiche e di nuove opportunità di lavoro e di business”.
Rossella Tarantino ha poi spiegato come il tema della sostenibilità sia “imprescindibile per una città come Matera, che nel corso dei secoli ha saputo mostrare la sua resilienza, fronteggiando trasformazioni storiche e cambiamenti climatici. I sistemi di captazione delle acque, i giardini pensili, le zone pedonali, il micro-clima delle grotte scavate nel tufo raccontano quel sapere insito degli artigiani costruttori che  ha consentito alla città di essere riconosciuta dall’UNESCO patrimonio dell’umanità e rappresentano un esempio di come dal vecchio mondo possa essere conservato il nuovo. Questo inestimabile ecosistema è caratterizzato però da un fragile equilibrio che, come ha sottolineato Jordi Pardo, uno dei commissari europei in visita a Matera prima della vittoria del titolo Ecoc,  deve essere preservato e conservato in modo particolare durante il grande appuntamento del 2019. La collaborazione già avviata con Aarhus nell’ambito del progetto europeo “Night light” ci ha spinti a lavorare insieme sul tema della sostenibilità, centrale nel loro così come nel nostro dossier di candidatura, cercando anche di individuare un’esperienza rappresentativa del nostro territorio da portare al Festival della sostenibilità ambientale di Samso”.
Ariane Bieou, Manager culturale della Fondazione MateraBasilicata 2019,  si è soffermata sull’importanza di costruire tutti gli eventi  per il 2019 in maniera sostenibile: “La sostenibilità dovrà essere un filo rosso che unirà tutta la programmazione. A livello europeo ci sono diversi esempi di eventi culturali sostenibili con cui potersi confrontare ed anche guide pratiche a disposizione del singolo o di organizzazioni già strutturate ”.
La chiusura di questi primi interventi è stata affidata ad Elio Manti, Dirigente Generale del Dipartimento Programmazione e Finanze della Regione Basilicata, il quale ha confermato l’interesse dell’Ente regionale per l’elaborazione di criteri climatici e ambientali minimi, lavorando sul driver cultura offerto dagli appuntamenti del 2019 come strumento per agganciare i comportamenti individuali ai temi  che riguardano la collettività.
Nel pomeriggio – dopo il pranzo a chilometro zero, con prodotti locali e l’utilizzo di stoviglie non plastificate – sono state presentate alcune esperienze legate al tema del turismo attivo (Ferula Viaggi, cammini rupestri in Valle d’Itria, masseria sociale nell’Alta Murgia, Visit Ginosa&Marina), all’efficientamento energetico degli edifici (Francesco Paolo Lamacchia, Politecnico di Bari), insieme a idee progettuali e progetti ispirati ai principi di sostenibilità (IC Pascoli, Agrinetural e il giardino di comunità Agoragri, Cooperativa Le Monacelle, Festival del Buon Vivere, Carnevale di Satriano, Cine-camping/Lucania Film Festival) e proposte di educazione ambientale (Legambiente). Al termine delle presentazioni, è stata individuata collettivamente l’esperienza che rappresenterà Matera 2019 al Festival della Sostenibilità Ambientale di Samso a giugno 2017.  La scelta è ricaduta sul Carnevale di Satriano, esempio di come a partire da un singolo evento si siano applicati i principi di sostenibilità ambientale all’organizzazione di differenti manifestazioni, attraverso l’uso di prodotti locali a chilometro zero, la riduzione e il riciclo dei rifiuti, l’eliminazione dei materiali usa e getta.
Lo staff
Fondazione Matera Basilicata 2019

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